Emergency come Radio Maria, ma Concita resta zitta

Creato il 13 giugno 2013 da Uccronline

Ancora una volta un episodio di ipocrisia laicista e di denigrazione cattolica. Arriva come spesso dalle colonne di “Repubblica” e dalla penna della nuova icona laica Concita De Gregorio che ultimamente sembra davvero appassionata alla retorica anticlericale.

Pochi giorni fa ha denunciato in prima pagina che Radio Maria, sotto forma di questionario ha invitato gli ascoltatori più anziani a fare testamento per l’emittente radiofonica diretta da don Livio Fanzaga che ogni giorno tiene compagnia e aiuta a pregare milioni di persone. Il noto sacerdote ha spiegato che si tratta di un’iniziativa dell’ufficio commerciale e non sua.

La Concita ha accusato Radio Maria di circuire sadicamente i vecchietti e portare via loro l’eredità facendo leva su una lettera, un depliant, un questionario e perfino un’eventuale visita a casa di un loro addetto. Il tutto metterebbe in atto una «soave circonvenzione d’incapace». In realtà, come è stato ben spiegato, quello dei lasciti testamentari è tema attualissimo nel campo del fundraising. Non sarà proprio un’idea geniale ma proprio in questo mese è partita la campagna “Testamento solidale” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla nozione stessa di testamento, firmata da numerose associazioni: Action Aid, Aism, Ail, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children e Unicef, con la collaborazione del Consiglio nazionale del notariato.

Tutte queste organizzazioni, così come numerose altre, hanno i loro depliant, i loro questionari, i loro numeri verdi, i loro colloqui personali per approfondire le modalità in cui attuare un lascito testamentario, esattamente come Radio Maria. Anche sul sito dell’associazione Emergency è partita la campagna per lasciare i propri averi in eredità all’ente guidato da Gino Strada. E funziona da tempo: nel 2011 su 26 milioni di “entrate”, 1,5 sono lasciti testamentari. «Con un lascito testamentario a favore di Emergency fai una scelta di solidarietà», si legge nella pagina dedicata, che subito dopo spiega: «permetterai ai nostri medici di continuare a portare cure alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà».

Eppure l’editorialista di “Repubblica” non ha pensato di citare Emergency perché probabilmente a lei interessava soltanto delegittimare la radio cattolica più famosa d’Italia. Alla fine di tutto, l’unica che si può accusare di “soave circonvenzione d’incapace” è soltanto lei: Concita de Gregorio.

La redazione


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