Milano, 09 Novembre 2012 – Di fronte all’invasione di topi, A.N.I.D., l’Associazione nazionale delle imprese di disinfestazione, lancia l’allarme: senza prevenzione, tagliata da molti comuni e enti pubblici per ragioni di budget, aumentano a dismisura i casi di infestazione, il che comporta un aggravio dei costi del 35-40%.
Gli ultimi casi registrati a Como, Palermo e Roma non devono sorprendere: la presenza dei topi nelle nostre città sta diventando sempre più frequente. Come ogni anno infatti, con l’arrivo del freddo, i ratti cercano riparo nei luoghi chiusi, diventando indesiderati ospiti di edifici come scuole e ospedali.
Gli interventi di derattizzazione sono aumentati del 66% nelle ultime settimane. I Comuni, le pubbliche amministrazioni ed altri enti stanno richiedendo azioni d’emergenza per eliminare il problema.
L’emergenza però, avrebbe potuto essere evitata se solo si fosse intervenuti per tempo con ampie operazioni di prevenzione. In tempi di spending review, i tagli di bilancio subiti dalle amministrazioni locali e dagli enti pubblici, non hanno consentito di agire al momento più opportuno.
“Questa scelta si dimostra miope – afferma Francesco Saccone, Presidente A.N.I.D. – infatti adesso, incalzate dall’emergenza, le pubbliche amministrazioni sono costrette a spendere più soldi. Quando inizia l’inverno, l’arrivo dei ratti non è una novità: A.N.I.D. ha più volte lanciato l’allarme, ma le risposte sono state assolutamente marginali”.