Emigrare con la famiglia in Canada: qualche info

Creato il 27 marzo 2013 da Jle
Carissimi Diarini,
è una febbricitante Jle che vi scrive live dal divano di casa. Purtroppo, come dicevo anche sull'ormai famoso gruppo Facebook del Diario, a Vancouver non si è immuni all'influenza ma, temperatura permettendo (ora sono solo a 38.1), è un'ottima scusa per aggiornare blog e gruppo.
Così eccomi qua di nuovo a scrivervi! Questa volta volevo dedicare un post alle tantissime famiglie che ci scrivono chiedendoci consigli, aiuto e informazioni varie sulla vita vancouverese e canadese in generale.
Perdonatemi già da subito: sarà un post parecchio lungo e "pesante" ma spero possa aiutarvi a fare un pochettino di luce sui vostri dubbi.
Premetto anche che molti di voi ci chiedono contatti di datori di lavoro che assumono e che sponsorizzano ma purtroppo non siamo (ancora) assolutamente in grado di darvi una mano in questo senso. Non abbiamo il tempo, purtroppo, di fare da agenzia interinale e ora non è nelle nostre capacità. Ovviamente se abbiamo qualcuno che ci chiede non manchiamo di postarlo sul gruppo facebook, così come se qualcuno affitta stanze o appartamenti. Ci è già capitato di farlo, quindi tenete sempre d'occhio il gruppo Facebook. Ovviamente noi facciamo solo da portavoce, sta a voi poi valutare l'offerta, da entrambi i lati (landlord e non) e non ci riteniamo responsabili delle transazioni. Certamente cerchiamo di valutare prima se le persone sono affidabili quindi diciamo che un minimo di sicurezza in più rispetto ad una craigslist potete averla :)
Già da parecchi mesi, la tendenza si è invertita in merito alle persone che ci scrivono e posso dire che sono più le famiglie con uno o due figli  invece di ragazzi che vogliono venire in Canada (Vancouver) per un'esperienza, per far fruttare le loro lauree o conoscenze e migliorare l'inglese.
Tutto questo mi ha fatto parecchio riflettere perchè, com'è vero che ho sempre incoraggiato i ragazzi a fare un'esperienza all'estero (che poi, chi lo sa, può diventare una sistemazione permanente), perchè apre la mente, arrichisce e ti fa capire quali sono i tuoi limiti, è anche vero che prendere in considerazione l'idea di emigrare, di scappare dall'Italia perchè non ci sono più alternative in patria. Con moglie e figli, è tutta un'altra storia che comporta rischi e impegni decisamente diversi e più elevati.

Seattle, Space Needle

Per tracciarvi un profilo della famiglia media che ci scrive, può essere indipendentemente dal nord o dal sud Italia (ormai la crisi ha colpito nella stessa misura più o meno ovunque), moglie e marito (over 35 generalmente, quindi purtroppo fuori dal programma working-holiday) con due figli dai 3 ai 10 anni circa.  Generalmente il marito ha esperienza pluriennale in lavori manuali (idraulico, carpentiere, muratore) ma anche in settori come l'informatica (senza avere una laurea magari), mentre la moglie può avere una laurea in materie umanistiche o esperienza in contabilità, gestionale, infermiera, nail artist, etc... Diciamo che di solito le mogli  hanno esperienze molto varie, mentre i mariti hanno un'esperienza tecnica o artigianale.
Un'altra cosa che ho notato è che il livello d'inglese e medio basso e, sempre generalmente, le mogli sono un po' più ferrate con la lingua, mentre i mariti hanno l'esperienza lavorativa dalla loro. Il denominatore comune rimane sempre una grandissima voglia di adattarsi a qualsiasi lavoro, almeno inizialmente e la forte determinazione nel riuscire a farcela. Ovviamente tutto questo è unito alla comprensibilissima paura di dover fare un salto nel buio insieme a tutta la famiglia e quindi, in caso di insuccesso,  dover tornare a casa avendo perso tempo e soldi.
Quello che voglio fare con questo post è aiutarvi a chiarire le idee su come funziona a Vancouver SECONDO LA NOSTRA ESPERIENZA (non prendetelo come verità assoluta, mi raccomando), come frutto di quasi 2 anni passati qui e con le storie condivise di altri immigrati come noi (conosciuti tramite il blog oltretutto :)) che possono dire di avercela fatta e di aver trovato un lavoro e quindi uno sponsor.
Premetto che ovviamente ogni storia è a sè, ogni persona, coppia, famiglia è conscia dell'esperienza che ha acquisito in Italia oltre al fatto che ogni persona, coppia o famiglia ha una strada tutta sua su come è riuscita ad ottenere un temporary work-permit e poi una permanent residence. Quindi, alla luce di questo, il mio discorso è a carattere generale, una linea guida e dei consigli in GENERALE .
Innanzitutto Vancouver è una città multietnica con 2 milioni di abitanti; l'offerta di lavoro è tanta ma è altrettanto vero che la concorrenza è alta. Prendete coscienza che il discorso "Non so l'inglese ma lo imparo lì" e "Sono disposto a tutto, ho una grande capacità di adattamento e posso fare anche il cameriere/lavapiatti/pulizie" è un discorso che fanno davvero tutti. Ovviamente la capacità di adattamento è una cosa fondamentale quando si emigra e partire con l'idea che ci si adatterà a fare qualsiasi lavoro è giusta, umiltà prima di tutto (e la sottoscritta ha fatto un anno di cameriera prima di trovare il lavoro attuale, senza nulla togliere ad un lavoro rispettabilissimo come questo, specialmente in North America dove si vive di un buon servizio e quindi di mance!), però ricordatevi sempre che, specialmente con una famiglia a carico, un lavoro da cameriere o da lavapiatti NON mantiene la famiglia, men che meno a Vancouver! Inoltre, lavori non specializzati come questi, hanno una probabilità di successo minima quando si tratta di richiedere un permesso di lavoro al governo.
Il discorso inglese invece  è un po' più complesso, e qui mi riferisco alle famiglie alle quali ho dedicato questo post. Se venite qui senza una parola di inglese (ok, tralasciamo "Hi, how are you, my name is..." che NON è sapere l'inglese), dovete pensare che, apparte in famiglia, con vostra moglie/marito/figli (ma nemmeno molto perchè i bambini assorbono come spugne e nel giro di qualche mese parleranno l'inglese molto meglio di voi!), dovrete scontrarvi con una realtà tutta anglofona: supermercato, banche, parlare con un futuro datore di lavoro, il bimbo ammalato e devo spiegarlo al dottore, rispondere al telefono... Ok, molti di voi mi dicono che sanno arrangiarsi, che in vacanza a Londra, complice la famosa frase "l'italiano se la cava ovunque", è stato semplice,  ma qui si tratta trovare lavoro prima possibile perchè ci sono moglie e figli da mantenere e Vancouver, come dicevo, non fa sconti a nessuno.
Ovviamente sono convinta che più di qualcuno mi dirà che ha trovato lavoro senza conoscere l'inglese, che ce l'ha fatta comunque, ma tenete presente che io parlo di famiglie, con una fortissima necessità di trovare lavoro per mantenere uno o due bambini con tutto quello che ne consegue. Non voglio togliere nulla a chi ce l'ha fatta senza conoscere un minimo di inglese, tanto di cappello, però sarete daccordo con me che conoscere la lingua sicuramente aiuta, ed è altrettanto vero che, dalla mia esperienza, è una piccola percentuale, a meno chè non si lavori per gli italiani...ma questo è un'altro discorso.
In più, tanto per aggiungere benzina sul fuoco, se siete over 36 (ricordo che fino a 36 anni NON compiuti si può far richiesta per la WHV), sarete sicuramente qua con un visto turistico verosimilmente di 6 mesi e questo non vi da assolutamente il diritto di lavorare.
Certo, non è assolutamente mistero che il Canada ha bisogno di gente esperta in lavori di bassa manovalanza come muratori, carpentieri, pittori, o di figure come informatici e ingegneri, ma è anche vero che bisogna un'attimo fare due calcoli e vedere come meglio muoversi, valutando tutti i pro e i contro, specialmente con famiglia a carico! Oltretutto è anche vero che, come dicevo prima, a Vancouver c'è molta concorrenza; ci sono scuole come la BCIT (un college professionalizzante) che sforna ogni genere di professione. E' altrettanto vero che molto spesso la British Columbia ha bisogno di determinate figure, non a Vancouver, ma in città ed aree molto più disagate (per via delle temperature e dell'isolamento), a nord della provincia... ovviamente i canadesi non sono sempre disposti a trasferirsi a lavoare in queste condizioni, per cui per un immigrato è più facile ottenere un permesso di lavoro in queste zone. Le condizioni di vita sono dure sicuramente, ma le possibilità di successo sono sensibilmente più alte.

..no, non suona il flauto,era solo un
esperimento!

Quello che consigliamo sempre a tutti è di non muoversi "in massa" con tutta la famiglia, ma puntare sulla persona più specializzata in modo che vada in avanscoperta in Canada per un mesetto circa (tempo abbastanza sufficiente per ambientarsi un pochino), a "gettare le basi", vedere innanzitutto se la città è nelle proprie aspettative e poi imparare come funzinoano le cose. Farsi soprattutto un'idea del mercato del lavoro (e soprattutto dell'offerta) nel proprio settore.
Come sottolineavo prima, con un visto turistico NON si può lavorare, però nulla vieta di farsi un giro per le aziende e parlare un po' della propria esperienza (da qui la conoscenza dell'inglese può venire a vostro vantaggio) e farvi un po' di contatti sul luogo. Ovviamente senza l'inglese si può puntare solo sulle aziende italiane, capire come funzionano le cose e se sono disposti ad assumere e a sponsorizzare.
Capirete però la difficoltà di un datore di lavoro ad assumervi a "scatola chiusa" e quindi di avviare le pratiche per un temporary work-permit. Non potete lavorare legalmente, il datore di lavoro deve andare in fiducia in base al vostro resume e alla vostra parola, specialmente quando poi può andare a pescare nel mare dei canadesi dove non servono scartoffie e burocrazia immigrativa.
Come dico sempre, non è per scoraggiarvi ma per mettervi di fronte all'iter che un datore di lavoro canadese deve fare per sponsorizzare qualcuno. Ovviamente con una whv sarebbe molto più facile, ma anche qui mi è capitato di parlare con qualche italiano che si lamentava del fatto che avrebbe potuto essere assunto ma che, il datore di lavoro, di fronte ai soli 6 mesi di visto, non se la sentiva perchè erano troppo pochi.
Non sono qui per fare confronti con l'Italia, ma la realtà canadese è diversa: qua si investe sulle persone e, come dicevo, è tutto nell'interesse dell'azienda fare in modo che il dipendente rimanga, specialmente perchè si investe tempo e risorse per istruirlo al mestiere (porca vacca non mi viene in mente una traduzione migliore al termine "training", apparte questa che ho scritto o "trainarlo", scusate!).
Purtroppo non è tutto perchè se venite qui e, nella migliore delle ipotesi trovate un lavoro come barista, (il discorso del "mi adatto a fare tutto") o cmq un lavoro chiamato low skiilled (lower levels of formal training, NOC C e NOC D nelle categorie nazionali) e riuscite ad ottenere un LMO positivo (vi prego, non chiedetemi nei commenti cos'è un LMO, l'abbiamo detto tantissime volte, chiedetelo a google per questa volta ^_^), c'è una nuova normativa in materia di sponsorizzazione del partner, precisamente qui:
Open work-permits per common-law parters e coppie sposate (en)
questo significa che se trovate un lavoro low skill, dal 15 febbraio 2013 NON è più possibile sponsorizzare
il proprio partner/moglie/marito e quindi dargli un open work-permit della durata del vostro. Questo implica che eventualmente anche il vostro partner dovrà trovarsi un lavoro che lo sponsorizza e passare l'iter dell'LMO,
Come avete poi potuto leggere, purtroppo non è tutto: dal 15 febbraio 2014 anche il progetto pilota che permette ai lavoratori cd skilled, di sponsorizzare il proprio partner avrà termine. Sarà da vedere se decideranno di rinnovarlo o meno.
Per capirci: Diego col suo lavoro high skill (informatico) ha potuto dare a me l'open work-permit (Open: significa che non sono legata ad un'azienda ma posso fare qualsiasi lavoro) perchè è possibile (fino al 14 febbraio 2014) sponsorizzare il proprio partner, dare cioè lo stesso identico visto della stessa durata al vostro compagno/a, marito/moglie.
Per maggiori info vi lascio il link ufficiale: temporary workers (en)
Ricapitolando quindi:
-puntate sempre sulla persona, nella coppia, che ha maggiore esperienza nei settori dei quali il Canada necessita (lavori manuali, carpentieri, idraulici, elettricisti, muratori, informatici, ingegneri...), se non fosse possibile, in chi ha l'inglese migliore; -la suddetta persona, se non rientra nel programma whv, è bene che spenda del tempo (di solito un mesetto) nella città scelta in Canada, per vedere come funzionano le cose e soprattutto per farsi dei contatti lavorativi; -una volta qui, cercare di imparare le diverse zone, farsi un'idea del sistema scolastico nel quali i figli poi dovranno ambientarsi e soprattutto, parlare, parlare a tutti delle vostre esperienze: non si sa mai che la persona seduta in fianco a voi sullo skytrain sia un titolare d'azienda e stia cercando del personale!
Non è assolutamente in dubbio che partire da soli non è facile, specialmente con moglie e bimbi a casa in Italia. Abbiamo avuto più di qualche esempio di intrepidi mariti venuti qua in cerca di lavoro/sponsor, averlo trovato e aver passato alcuni mesi a Vancouver da soli, senza la propria famiglia. E' un aspetto da non sottovalutare: ci saranno periodi difficili in una città sconosciuta, al'insegna della pioggia e del grigume infinito, senza auto e con la spesa da fare.
Certo, voi mi direte: "ma che prospettiva ho in Italia? Il lavoro non va e non vedo futuro per i miei figli". Come darvi torto, è la stessa motivazione che ha spinto noi a venire qua, per darci una possibilità, per garantire un futuro ai nostri futuri figli quindi, come dire a voi di non provarci? Sappiate solo che sarà dura; magari per alcuni di voi sarà più semplice, vi troverete al momento giusto nel posto giusto, il fattore C (ulo) vi darà una mano o magari sarà la vostra esperienza a parlare, il vostro spirito di adattamento e la vostra simpatia (perchè no). Voglio solo mettervi in guardia, sfatare quel mito del Canada come il nuovo paradiso in terra, della nuova Mecca, dove è facile e tutti vi aspettano a braccia aperte. Non è così, il Canada oggi più che mai ti volta le spalle se non ti ritiene utile, testimone anche il fatto che stanno chiudendo i rubinetti sulla sponsorizzazione del partner (che può essere una cosa giusta come no, ma sta di fatto che è così, non decidiamo noi purtroppo.)
Spero di aver fugato un po' dei vostri dubbi e aver risposto con questo post a molti di voi che ci hanno scritto in privato ma che non hanno ancora ricevuto risposta.
Purtroppo nella maggior parte dei casi non sappiamo bene cosa rispondere, purtroppo le figure lavorative che il Canada necessita sono quelle di cui sopra, per tutti gli altri nessuno vieta di provarci, anzi, ma tenete conto che la concorrenza è alta, i pizzaioli che mi scrivono sono molti, così come le persone laureate in lingue, giurisprudenza, relazioni pubbliche, economia... La vostra laurea è sicuramente costata in termini di soldi e sudore, notti di studio ed esami difficili ma purtroppo al Canada non interessa. Questo tipo di lauree non sono richieste qui, preferiscono laureati in materie tecniche, piuttosto che un avvocato che sicuramente sarà bravissimo con la legislazione italiana ma che con quella canadese non c'azzecca molto.
Perdonatemi, non voglio scoraggiare, al solito, e rispetto tutti voi, i vostri percorsi di studi, la vostra buona volontà e tenacia, ma se avete una famiglia a carico capirete che non si può fare un salto nel buio senza prima aver almeno gettato quache materasso al di là della luce. Ribadisco, non è possibile mantenere una famiglia a Vancouver se solo una persona trova lavoro in una posizione come cameriere o barista e con due bimbi a carico. Tenete presente che lo stipendio base a Vancouver è di $10.25 (9.50 più tips per un cameriere) e un affitto per un appartamento con due stanze in zona Burnaby (quindi a due zone dal centro di skytrain/mezzi pubblici) è sui 1.200-1.400$ circa.
Per quanto riguarda invece i ragazzi con una whv, il discorso è sempre lo stesso per le figure ricercate dal Canada e le sponsorizzazioni ma, con un visto di 6 mesi, nonostante il poco tempo e le difficoltà di emigrare, il vantaggio è che si può lavorare, senza contare che con due stipendi da camerieri/baristi, non ci si possono permettere grandi lussi ma almeno l'affitto e la spesa la si paga (ovviamente non vivendo in downtown Vancouver!).
Scusate il post super corposo, comprendo che ognuno di voi ha una storia, un'esperienza a sè, ma spero di avervi dato delle linee generali che possono farvi aiutarvi e valutare se questa strada fa effettivamente per voi.
Ultimamente tendo a consigliare Londra come alternativa e vi lascio un video in merito a questo:

Concordo tutto quello che dicono questi ragazzi italiani a Londra e posso affermare che si applica tranquillamente anche alla realtà di Vancouver, con qualche differenza: per rimanere in Canada purtroppo serve un visto e tornare in vacanza in Italia è molto più lontano e costoso ma di contro, trovare appartamente a Vancouver è molto più semplice e di solito nel giro di una settimana si combina.
L'ultimo link che vi lascio è di una ragazza che ha vissuto in Australia e ha pubblicato recentemente un post che condivido sull'immigrazione in Aussie. Mi piace la sua schiettezza e mi piace molto il suo modo di scrivere. La seguivo quando ancora lei era nella terra dei canguri e io in Italia.
La nuova immigrazione
Un grande abbraccio, grazie a tutti quelli che sono riusciti ad arrivare fino in fondo a questo post, ci sentiamo presto, tanti abbracci da Vancouver,
un'influenzata Jle
P.s. Sabato 30 maggio abbiamo intenzione di riproporre l'esperienza del raduno on-line visto il successo delprimo raduno on-line. Si terrà alle ore 18.30 ora italiana (ore 10.30 a Vancouver). Chiunque fosse interessato può parteciparvi, sarà un piacere per noi! Ecco il link all'evento, se interessati, confermate pure la vostra partecipazione: Raduno on-line degli amici del Diario da Vancouver
P.p.s. A Pasquetta (probabilmente lunedì sera) si terrà il raduno pasquale 5.0 degli amici del Diario da Vancouver con una bella cena organizzata da noi. Per i dettagli, a breve sul gruppo o su questa pagina (che provvederò ad editare una volta creato l'evento con i dettagli).
Mandi!!


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