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Emile Zola e Thérèse Raquin:La letteratura macabra ispirata al positivismo

Creato il 01 aprile 2014 da Lucia Savoia
Emile Zola e Thérèse Raquin:La letteratura macabra ispirata al positivismo
Nel 1867 a Parigi venne pubblicato "Thérèse Raquin" un romanzo di Emile Zolache destò lo scalpore di molti e l'agitazione della critica,alimentando quella che allora poteva essere chiamata "Littérature putride";l'immaginario macabro e, allo stesso tempo, reale delle storie di Parigi.

Emile Zola e Thérèse Raquin:La letteratura macabra ispirata al positivismo

Lo stupro-Edgar Degas ( ispirato al romanzo)

Nello stretto passaggio del Pont Neuf, in una merceria, vivono una giovane fanciulla Thérèse adottata dalla zia vispa ed instancabile: la vecchia Raquin, ed il figlio CamilleThérèsea causa della salute cagionevole di Camille, ha sempre dovuto reprimere il temperamento impetuoso della sua natura.Col passare del tempo, la repressione trasformò gli istinti in torpore ed indifferenza;gli stessi che colpiscono chi occupa gli spazi della vita senza sentire il sangue scorrere nelle vene. Diventati grandi il matrimonio tra i due è inevitabile.Le giornate dei tre protagonisti scorrono monotone tra le cene con gli amici del giovedì e il lavoro in merceria.L'insignificante vita della giovane viene scossa,però, dall'arrivo di Laurentcollega di Camille.Sanguigno e grossolano ,l'uomo resuscita gli istinti intorpiditi di Thérèse.Sono gli opposti temperamenti a creare nei due la nevrosi, portandoli all'adulterio ed in seguito all'omicidio del coniuge tradito.Quest'atto irrazionale scatena negli omicida un terribile senso di colpache distrugge il loro sistema nervoso e la loro passione; trasformando il conseguente matrimonio in un incubo a causa delle continue apparizioni di Camille. Nel frattempo la vecchia Raquin persa nel ricordo del figlio, a causa di una malattia, perde l'uso del corpo e della parola.La tensione e la simbolica apparizione del morto e in elementi di vita quotidiana porteranno ad una tragica ed inevitabile conclusione.
Emile Zola e Thérèse Raquin:La letteratura macabra ispirata al positivismo
Sin dalle prime pagine Zola ci trasporta nei luoghi in cui la vita di Thérèse si svolge.Il lettore è capace di percepire l'oppressione,il calore soffocante del caminetto dove Camille passa i momenti della sua vita,l'aria torbida,malata. Allo stesso modo il passaggio del Pont-Neuf ci appare nitidamente scuro,lacerato,sudicio; addolcito solo da piccole ed insignificanti botteghe.Il realismodi Zola ispirato ai fratelli Goncourt ( giornalisti e scrittori naturalisti dell'epoca) ci da la possibilità di analizzare ogni personaggio inserendolo in un ambiente preciso ed identificabile.Sarà proprio questo macabro immaginario a suscitare le critiche più atroci.Nella prefazione all'opera,lo stesso autore, ammetterà che i critici alla lettura del suo romanzo hanno impresso sui loro volti una smorfia di disgusto "lo hanno preso con le molle per buttarlo nel fuoco".Zola scriverà, allo stesso tempo, di non essere stato compreso;Il suo romanzo,infatti, seppur vicino all'horror settecentesco, si rifà con precisione maniacale al romanzo scientifico,tipico del positivismo.ThérèseRaquin deve essere considerato uno studio"fisiologico e psicologico"(Zola si definisce un analista)di quelle che sono le bestie umane:Thérèsee Laurent dipendenti dal loro adulterio,soggiogati dai nervi,privi di libero arbitrio,trasportati da passioni sanguigne,dalla fatalità della carne.Uno studio di temperamenti e non di caratteri.
L'autore riesce parallelamente e con maestria a compiere le sorti degli altri due personaggi rendendoli protagonisti alla pari.Camille, mansueto e addomesticato dalla malattia, affogato per passione e La vecchia Raquin totalmente distrutta dalla morte del figlio, schiava della paralisi.Sono questi i personaggi che rendono il racconto macabro e putrido.Sarà nel ricordo di Camille che gli amanti sentiranno nel loro letto il cadavere del morto;sarà la paralisi della madre a riportarci all'idea di "sepolto vivo";un concetto che appare anche all'inizio della storia .La vecchia Raquin é una donna murata nel suo corpo.Incapace di muoversi,incapace di parlare ma cosciente, fin tanto da capire la terribile azione della nipote e suo marito.

Emile Zola e Thérèse Raquin:La letteratura macabra ispirata al positivismo

Emile Zola

Scene di vita quotidiana fanno da portale ad una storia tanto atroce e reale da essere incredibilmente affascinante.Il talento di Emile Zola si fonda sul modo di raccontare l'ipocrisia dell'uomo, smascherando i vizi e portandoli alla luce nei suoi romanzi.Nato scrittore, non fa della sua arte una pratica artificiosa e austera:"io chiamo gatto un gatto"diceva.Infatti l'autore,attraverso le sue opere,vuole rivolgersi al grande pubblico, raffinato o meno che sia; prendendosi la libertà di rivoluzionare l'immaginario parigino. Un'analisi precisa e scorrevole,dunque, è quella di Thérèse Raquin che rende lo scrittore francese quasi un emblema del naturalismo.Articolo originale di Sentieri letterari. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.

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