“Dobbiamo fare una coalizione vincente, tenere insieme Vendola e anche Di Pietro, dobbiamo evitare una rottura con la sinistra cosiddetta radicale per un semplice motivo: produrrebbe danni sia a noi che a loro”. Ne è convinto il sindaco di Bari e presidente del Pd in Puglia, Michele Emiliano che, in un’intervista al Fatto Quotidiano, dà un consiglio al segretario Bersani: “Proviamo a giocare la partita con Vendola”.
Emiliano lancia una nuova sfida al suo partito. “Non dobbiamo avere paura delle primarie – afferma – dobbiamo chiamare a decidere il popolo del centrosinistra, purché Nichi accetti il patto che chi arriva secondo gioca con la squadra”. “Se ci infiliamo nei labirinti della realpolitik ci perdiamo Nichi, perché è obbligato ad andarsene. Quello per lui è il Vietnam. Invece – ribadisce il sindaco di Bari – dobbiamo costruire una coalizione con lui e Di Pietro”.
Secondo Emiliano se “il centrosinistra si organizza, ha le risorse per battere la destra e archiviare l’era berlusconiana. Tuttavia – rileva – nel gruppo dirigente del Pd c’é “un grande limite: è ancora in vigore il modello post comunista per cui un limitato gruppo di interlocutori costruisce un rapporto privilegiato con il segretario e si chiude agli altri”. Per Emiliano, Bersani “deve fare il costruttore della coalizione, perché in quello è impareggiabile”. Come leader, dice, “Vendola mi piace perché parla ai cuori, e Bindi mi piace perché ha grinta. Se Nichi lasciasse la Puglia per servire la coalizione sarebbe un motivo di orgoglio per la regione. Se lo facesse per servire Sel – avverte – sarebbe una follia, e i pugliesi non capirebbero”.