Con Seta (1996) segue le vicende di Hervé Joncour, commerciante francese di bachi da seta e dei suoi innumerevoli viaggi. Nel 2004 lo scrittore torinese fa persino un’incursione nel mondo dell’epica con una riscrittura di un poema: Omero, Iliade.
Trama intrigante e quattro bravi ragazzi cattolici: ecco gli ingredienti di Emmaus. La Torino anni Settanta è il set, tra parrocchia e volontariato. In scena c’è lo scontro, o meglio le diversità, tra i giovani protagonisti e i loro contenei svincolati dalla religione e da tutto ciò che comporta per loro (obblighi morali, sensi di colpa etc…). Protagonista è la crescita: si tratta di un vero e proprio romanzo di formazione.
L’anonimo narratore, Bobby, Luca e il Santo sono i quattro normali diciottenni protagonisti del racconto di 140 pagine di Alessandro Baricco, scritte tutte d’un fiato: normali in modo eccessivo, quasi paralizzante. Convinzioni e certezze sembrano proteggerli dal mondo, difenderlo sino a impedire loro di pensare, scegliere o sbagliare, tanto che alla fine i quattro bravi ragazzi si apprestano a diventare uomini ancora appoggiati sulla stampella di certezze irrinunciabili, da una parte propensi a lanciarsi finalmente nella vita, dall’altra timorosi di inciampare e cadere.
Ma crescita e formazione, infine, passano attraverso la messa in discussione di tutto questo: valori intoccabili, credenze assimilate nel sangue, la prospettiva religiosa, la visione d Dio e del suo Bene… tutto viene rivalutato, ridiscusso, soppesato, ispezionato non senza disagi e tumulti interiori. Questo è quello che rende così piacevolmente credibili e vivi i personaggi di Emmaus. E infine c’è lei Andrea, la ragazza dal nome maschile, ambigua, membro degli “altri” (i coetanei senza paure, vergogna né fede). Bella, ricca e sofferente, entra di prepotenza nelle vite del narratore e dei suoi compagni , nei loro cuori, stravolgendo tutto. Attraverso lei, i quattro toccheranno con mano le emozioni più forti, legate a dolore, sesso, morte, passione. Andrea porta la vita nelle loro vite sino ad allora ridotte a “formule esatte”.