Gli Emmy sono gli award più importanti della televisione statunitense, vengono assegnati dall’Academy of Television Arts and Sciences, un’associazione che comprende attori, registi e addetti ai lavori che scelgono il meglio della stagione televisiva appena conclusa.Breaking Bad ha giustamente trionfato di nuovo vincendo il premio più importante come miglior serie drammatica.La più bella sul palco è stata una bionda Julia Roberts - non invecchia mai - in un scintillante corto blu di Elie Saab davvero stupendo.
Sul Red Carpet - siete qui per quello, lo so - per me invece vince a mani Lizzy Caplan in un elegantissimo Donna Karan Atelier bicolore.
January Jones, star di Mad Men, ha scelto un abito struttura di Prabal Gurung che poche avrebbero potuto indossare in questo modo.
Sarah Hyland, con maxy gonna e crop top di Sirano, mi è piaciuta molto per aver scelto una soluzione alternativa al solito long dress da Red Carpet.Il colore della gonna poi è stupendo.
Cat Deeley stupenda in un Burberry, appositamente disegnato per lei.
Camila Alves in Zuhair Murad immensamente gnocca e come sempre accompagnata dal marito Matthew McConaughey.
CHI NON MI E' PIACIUTO
Gli abiti a sirena mi hanno sempre turbata, in parte li associo a quei programmi americani tipo "Say yes to the dress", in parte non ho mai capito come si possa deambulare in modo socialmente accettabile con un vestito simile.Keke Palmer, ventuno anni, sceglie proprio un abito a sirena di Rubin Singer che le regala almeno dieci anni in più e la fa somigliare ad un pesce combattente dalla livrea blu.
Lena Dunham è stato il vero flop della serata con una gonna di Giambattista Valli che non le donerebbe nemmeno in uno sgabuzzino buio dopo una bottiglia di vodka liscia.E' la tragica dimostrazione che spesso quello che vediamo sulle passerelle non può stare bene a tutte.
Gwen Stefani non ho mai capito per quale idea fosse considerata un'icona fashion.Ora per giunta la confondo con Donatella Versace.