Seavessi non è capace.Può emozionarsi per un film, per un bel gol, per l'incipit di un libro, ma sono emozioni in qualche modo esterne. Le emozioni interne, quelle che le rimescolano il sangue, non le sa gestire quindi le ignora senza pietà.In effetti, Seavessi non parla con se stessa da anni, e non sente particolarmente la propria mancanza.Oltretutto di solito riesce a compensare benissimo la gioia di vivere metereopatica che la prende all'inizio della primavera con il fatto che in linea di massima l'estate e il caldo annunciati dalla primavera medesima le fanno schifo.Quest'anno no.Quest'anno Seavessi è in pieno rimescolìo, naviga a vista, sballottata da onde che non ricordava dall'adolescenza.è possibile, ha un senso, ri-innamorarsi così senza una ragione?Seavessi se ne approfitta, che oggi è qui da sola a scrivere e probabilmente non c'è nessuno dall'altra parte a leggere, se ne approfitta per dire che c'è il sole, spuntano gli iris intorno al nanetto da giardino regalato da Ziabella e prontamente rinominato dall'Infanta Babbo Natale, le bancarelle al mercato hanno tirato fuori i vestiti leggeri e colorati, c'è il vento e ha quasi il profumo del maree a Seavessi scoppia il cuore.E' bello? Sì, se non pensi a quanto fa paura.