Carne rossa
Al rumore di un elicottero in avvicinamento...
Al rumore di un elicottero in avvicinamento, Isabella si rifugia dietro un cassonetto dei rifiuti. Un fascio luminoso illumina brevemente l'intero vicolo. Il battito delle pale si perde in lontananza.Alzandosi, Isabella intravede la suola di una scarpa spuntare da un cumulo di rifiuti. Con il cuore in gola, scava fino a trovare il viso di Mario. È vivo. Gli occhi le si inumidiscono, Avverte un rumore dietro di lei, ma continua a liberare Mario dal pattume. Si volta di scatto. Da dietro una griglia metallica incastonata nel muro, un paio di pupille brilla per un attimo prima di sprofondare nell'oscurità. Isabella si avvicina. «Chi sei? Non ti voglio fare del male. Non sono tua nemica.»Delle ditine spingono la grata in avanti. Dal cubicolo fuoriesce una bambina di dieci o undici anni, con i capelli rossi, la coda di cavallo, il viso ovale e le labbra sottili. Indossa una tuta sportiva imbottita di stracci.«Come ti chiami?» chiede gentilmente Isabella.«Alessia,» risponde la piccola, senza osare guardarla.«Hai nascosto tu il mio amico, vero?»...Isabella si rifugia dietro un cassonetto dei rifiuti.
«Sì, dopo che siete andati via. Ma sono riuscita solo a farlo rotolare fino al muro e a coprirlo. Volevo trascinarlo lì dentro, ma era troppo pesante.»«Tu vivi lì?» chiede Isabella, accennando all'apertura nel muro.Alessia annuisce. E come riesce a sopravvivere al freddo, alla fame, alle squadre di ricerca…?Mario geme. Isabella torna da lui e gli prende il capo tra le mani. «Puoi sentirmi? Mario, svegliati,» gli sussurra.Finalmente apre le palpebre. Il forte dolore al capo è attenuato dalla vista delle iridi verdi di Isabella. «A-amore mio…»«Mario, forse ho trovato un posto dove possiamo fermarci per un po'. È dove abitano quei due. C'è da mangiare, è riscaldato.»Mario si accorge della bimba. «Verrà con noi,» lo informa Isabella.Mario annuisce. «E quei due?»«Legati e con un forte dolore alle parti basse,» sorride Isabella.«Sei proprio una vera moglie!» Accenna a un sorriso di rimando, ma il movimento dei muscoli del viso è troppo doloroso.Isabella invita Alessia a seguirli, e lei accetta, riconoscente, non appena sente pronunciare la parola cibo.«Mario, c'è una cosa che devi sapere.»Lui la scruta con aria interrogativa. È raro che sua moglie faccia uso di preamboli.«Nel magazzino dove stiamo andando ci sono tre materassi. Credo che i resti del terzo teppista siano nel frigorifero.»Vuoi contribuire all'evoluzione di Emozioni nella Nuvola? Commenta e vota su THe iNCIPIT.
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