Non a caso, quello che sta per concludersi è stato dichiarato dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon “Anno dell’Energia sostenibile per tutti”.
Colmare il cosiddetto ‘energy divide’ tra il nord e il sud del mondo è infatti uno dei grandi temi da affrontare nel prossimo futuro, garantendo a chi ne ha bisogno non soltanto l’accesso all’elettricità, ma anche che questa sia prodotta da fonti rinnovabili.
Proprio in quest’ottica, martedì scorso è stato presentato al Parlamento europeo il programma Enabling Electricity sviluppato da Enel.
Un’iniziativa che si basa di tre macro aree di intervento: facilitare l’accesso all’energia elettrica attraverso nuove tecnologie, rimuovere le barriere economiche all’accesso all’elettricità e investire in capacity building, mettendo a disposizione delle popolazioni disagiate l’esperienza dell’azienda.
Tra le tante azioni nate dal progetto, la partnership tra Enel Green Power e il Barefoot College, l’organizzazione fondata in India da Bunker Roy che insegna a donne analfabete come installare, manutenere e riparare i pannelli fotovoltaici. Una volta terminata la formazione, queste donne ritornano nei propri villaggi come vere e proprie “ingegneri solari” in grado di portare energia pulita all’intera comunità.
[foto da bcasa.it]