- Sabato 16 novembre ore 20.00
- Cinema The Space - Moderno, PIazza della Repubblica, sotto ai portici
- Acquistato il secchio di pop-corn più grande della storia
- Avvistato Giggi Marzullo all'uscita, ma sembra non averci riconosciuto
Ultima occasione per vedere Ender's game in un sabato novembrino, perché Zalone reclama tutte le sale per sé.
Una bella e sana fantascienza come dovrebbe essercene di più e contemporaneamente un bel film di formazione, di crescita, vita, trasformazione e così via.
Ragazzo protagonista di una bravura quasi inquietante, già visto nel melenso e inutile Hugo Cabret, in costante crescita fisica e artistica che lascia presagire un grande futuro, nella speranza che non venga colpito dalla sindrome di Haley Jael Osment.
Asa Butterfield (i genitori dovevano essere degli appassionati di fotografia pre-digitale) sostiene il peso di tutta la storia e l'onere del prescelto che Neo al confronto è un cagasotto.
Comprimari divertenti, dal lombrosiano Bonzo al sempre carsimatico Ben Kingsley.
Menzione speciale, ma non in senso buono, per un Harrison Ford stanco, botulinato e con un naso rosso che nemmeno il trucco riesce a nascondere. Si sarebbe potuta dare la sua parte a chiunque altro e non se ne sarebbe sentita la mancanza. Peccato.
Da segnalare il simpatico cameo hitchcockiano del regista nei panni del gigante del video-game e un corto di una decina d'anni fa dell'autore del libro (e anche della sceneggiatura) Orson Scott Card.
Il corto si chiama Remind me again e presuppone che conosciate l'inglese visto che non ci sono sottotitoli. Lo trovate qui
Insomma soddisfatti dalla visione, sotto tutti i punti di vista, un film che difficilmente potrà deludere, anzi sicuramente aggiungerà qualcosa all'animo degli spettatori di tutte le età.
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