Torno, come già successo anche qui sul mio sito, a riferirmi al notissimo Michail Afanas'evič Bulgakov e al suo intenso romanzo Cuore di cane, affascinante come libro ma degno anche in un paio di trasposizioni visive. Una è stata prodotta dalla stessa patria della scrittore, l'URSS, con regia di Vladimir Bortko, ed è proprio quella trattata nell'articolo.
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