Oltre un terzo dei casi di infertilità femminile è dovuta ad endometriosi, il 30-40% secondo la recente informativa del Ministero della Salute, ma il danno prodotto da questo disturbo non finisce qui: sono presenti alterazioni del sonno nell'81% dei casi, ricadute problematiche sul lavoro nel 79%, dolore, difficoltà o impossibilità di consumare rapporti sessuali nel 77% dei casi, con le prevedibili conseguenze negative nella vita di coppia.
La vita sociale risulta compromessa in un buon 73% delle situazioni ed i vissuti delle donne che ne soffrono implicano condizioni di ansia e reazioni di rabbia.
Purtroppo si tratta di una patologia spesso misconosciuta e diagnosticata con ritardo, essendo il tempo che intercorre tra la comparsa dei primi sintomi e la diagnosi mediamente superiore ai 9 anni.
In Italia, secondo gli ultimi dati disponibili, peraltro risalenti al 2004, si calcola siano presenti 2.902.873 donne affette da endometriosi diagnosticata: si valuta che da noi la metà delle donne tra i 29 ed i 39 anni siano affette da endometriosi, per fortuna tra le adolescenti la percentuale scende allo 0,4%.
Il disturbo è asintomatico in una percentuale variabile di casi (2-22%) ma nel 40-60% si manifesta con sintomi di dismenorrea e dolori localizzati, accompagnandosi a sterilità in oltre un terzo dei casi..
Nella UE le stime di prevalenza sono di una donna su dieci, mentre i costi sanitari nella totalità dei paesi dell'Unione sono di 22 miliardi e mezzo di euro ogni anno.
I costi per la Sanità italiana nel 2006 sono stati di oltre 54 milioni di euro.
Per endometriosi si intende la presenza di tessuto e ghiandole endometriali al di fuori della cavità uterina, possono esservi cisti o fibrosi e la patologia può esprimersi a diversi livelli di gravità.
Da oltre 10 anni il Parlamento Europeo ha riconosciuto l'importanza della patologia come problema di salute pubblica, sollecitando quindi i governi nazionali ad intervenire con provvedimenti appropriati.
Nel 2014 in Italia sono stati vincolati 15 milioni di euro per progetti finalizzati alla prevenzione ed assistenza delle donne affette da endometriosi ed il 25 giugno scorso il Ministero della Salute ha comunicato l'intenzione di inserire l'endometriosi negli stadi più avanzati tra le malattie croniche ed invalidanti.