Enel: valutazione degli effetti nel nuovo piano tariffario

Creato il 24 gennaio 2012 da Lafinanzasulweb @LaFinanzasulWeb

Roma, 16 gennaio 2012 – Luigi Ferraris, Chief Financial Officer di Enel e Simone Mori, Responsabile Regolamentazione, Ambiente e Carbon Strategy di Enel, forniranno oggi alla comunità finanziaria nel corso di una conference call una valutazione preliminare degli effetti per il Gruppo Enel del nuovo quadro regolatorio delle attività di distribuzione e misura dell’energia elettrica in Italia per il periodo 2012-2015, delineato nella delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (“AEEG”) n. 199 del 2011.

In base a stime preliminari di Enel, il nuovo quadro regolatorio determinerà un livello di ricavi tariffari per il 2012 in leggero incremento rispetto al 2011.

In particolare, in base a tali stime, all’avvio del periodo regolatorio 2012-2015 il capitale investito netto riconosciuto ai fini regolatori (così detta Regulatory Asset Base – RAB) dovrebbe attestarsi per le attività di distribuzione e misura di Enel Distribuzione S.p.A. a circa 21,5 miliardi di euro, al netto della RAB per le attività di commercializzazione di Enel Servizio Elettrico S.p.A., pari a circa 0,4 miliardi di euro.

Nel periodo 2012-2015 il tasso medio di remunerazione del capitale investito (così detto WACC) per le attività di distribuzione e misura è stato fissato al 7,6%, in aumento rispetto al precedente periodo regolatorio 2008-2011 (quando è risultato pari al 7% per la distribuzione e al 7,2% per la misura).

Un’ulteriore novità rispetto al periodo regolatorio precedente è rappresentata dall’introduzione di una maggiorazione dell’1% sul tasso di remunerazione del capitale investito per tutti i nuovi investimenti effettuati a partire dal 2012, per compensare l’effetto del ritardo tra l’effettuazione dell’investimento e il relativo riconoscimento tariffario. Inoltre sono previste ulteriori maggiorazioni del WACC tra l’1,5% e il 2% a favore di determinate categorie di investimenti.

Per quanto riguarda i costi operativi, è stato confermato per il periodo 2012-2015 il meccanismo di price cap, che prevede l’aggiornamento annuale delle tariffe per tener conto del tasso di inflazione e di un tasso di riduzione annuale dei costi riconosciuti (così detto X factor) pari al 2,8% per le attività di distribuzione e al 7,1% per le attività di misura (risultati pari, rispettivamente, all’1,9% e al 5% nel periodo regolatorio 2008-2011).