Enemies closer

Creato il 14 settembre 2014 da Misterjamesford
Regia: Peter HyamsOrigine: UK, USAAnno: 2013Durata: 85'
La trama (con parole mie): Henry, un ranger forestale da anni di stanza in una quasi disabitata isola situata nella zona di confine USA/Canada, ha un passato nelle forze speciali da seppellire nella memoria pronto a chiedergli il conto per mezzo del fratello di uno dei suoi uomini dei tempi, morto tragicamente in azione. Clay, questo il nome dell'improvvisato vendicatore, rintraccia infatti Henry con l'intento di ucciderlo e chiudere i conti anche con se stesso, reduce da una vita ben lontana dall'essere felice, in bilico tra un passato in carcere ed il rancore provato per l'uomo che ritiene responsabile della fine del suo fratellino.Peccato che il progetto di vendetta sia bruscamente interrotto dall'arrivo sull'isola della banda di Xander, pericolosissimo trafficante di droga ed assassino deciso ad ogni costo a recuperare un carico affondato al largo a seguito di un incidente aereo: Henry e Clay, dunque, nemici giurati, dovranno fare fronte comune per sopravvivere e porre fine alla minaccia di Xander.

So già che starete pensando - primo fra tutti il Cannibale - che sia impazzito.Per quanto possa essere un tamarro sguaiato ed un amante di un certo tipo di action e di trash, di norma non assegno mai voti troppo alti ai titoli perfetti per lo svago dei miei neuroni, neanche quando si tratta di film con protagonista il numero uno di questo genere: il mio caro, vecchio Sly.Eppure è proprio così. Enemies closer è inesorabilmente, inequivocabilmente, incredibilmente una figata come non ne vedevo da tempo, e senza dubbio il miglior film con protagonista Van Damme dai tempi dell'ormai mitico JCVD, e tra i primi cinque della sua intera carriera - non contando quella meraviglia di Expendables 2, sia chiaro -.Fin dalla prima apparizione del Nostro, tornato al ruolo del cattivo come all'inizio della sua carriera, vestito da mountie canadese, con una cavellata assolutamente inguardabile che lo fa assomigliare ad un pupazzo da show televisivo, un piglio totalmente sopra le righe, incontrollato e gigioneggiante, pronto a fare polpette dei malcapitati di turno con una serie di mosse più vicine all'MMA che non ai calci rotanti del passato, si ha la percezione di essere di fronte a qualcosa di davvero speciale.Tutto questo, senza contare il francese.Perchè grazie all'incredibile personaggio di Xander, il buon Jean Claude può tornare a sfoggiare la sua lingua madre accostandola ad un charachter non solo destinato a mettere in ombra tutti gli altri, ma anche lo script stesso, geniale nella sua crudele aura da villain da fumettone lontano dai limiti ormai imposti quasi ovunque dal PG: trafficante di droga vegano con traumi infantili che l'hanno portato ad odiare chiunque minacci la Natura ed i suoi abitanti, il criminale portato in scena da Van Damme è uno spettacolo per gli appassionati del genere così come per il Cinema - trash - tutto, e la vicenda - figlia di un certo tipo di prodotti assolutamente macho oriented - con i due nemici per la pelle portati da una minaccia più grande a stringere alleanza fino a diventare quasi amici finisce per mescolare la mitologia di eroi amatissimi da queste parti come Hap e Leonard a situazioni che ricordano - purtroppo non per spessore del resto del cast - meraviglie eighties in stile Tango&Cash.Interessante, inoltre, la scelta di non rendere invincibili - anzi, piuttosto fallibili - i due "eroi" contrapposti a Xander, così come la volontà del regista di non porre limiti all'istrionismo becero di Van Damme, in grado di prendere sulle spalle l'intera pellicola rifacendosi di cose recenti di dubbio gusto come Welcome to the jungle e regalando praticamente una perla per ogni singola sequenza: dalla già citata prima apparizione all'ultima, assistiamo di fatto ad un festival vero e proprio dell'attore ed esperto di arti marziali belga, pilastro dell'action anni ottanta e simbolo di un'epoca che ancora oggi risulta difficile pensare possa essere davvero parte del passato.Ottimo il lavoro sulla fotografia - che potrà anche apparire piuttosto scura, eppure in alcuni momenti è riuscita addirittura a ricordarmi i colori sempre carichi del wuxia -, ed il ritmo, pronto a non dare un attimo di tregua allo spettatore grazie a twist che, seppur telefonati, finiscono per appassionare neanche si potesse tornare ragazzini in preda ai primi sfoghi da film di arti marziali con tanto di mosse replicate durante e dopo la visione.Enemies closer è tutto questo e molto di più.Lo capiranno i figli della mia generazione, cresciuti a pane e Stallone e Schwarzenegger, che ancora si emozionano all'idea dell'incontro di Muay Thai con le corde delle fasciature imbevute di resina e spinte tra i cocci di vetro, e provano un brivido quando il cervello si stacca dalle menate della vita e si può pensare che tutto questo possa esistere davvero.Perchè se esiste, è grazie ad attori, interpreti, esperti del calibro di Van Damme.Squilibri e disciplina, calci rotanti e situazioni improbabili, quelli come lui sono il cuore pulsante della macchina dei sogni che è il Cinema.
MrFord
"So anytime somebody needs you, don't let them down, although it grieves you,
Some day you'll need someone like they do, looking for what you knew."Led Zeppelin - "Friends" - 
 

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