Si tratta di una sorta di gruppo elettrogenoche produce energia a basso costo senza inquinare e occupando poco spazio.
Cos’è e come funziona?
L’Energy Catalizer, meglio noto come
E-Cat, è un rivoluzionario sistema che dovrebbe garantire un netto risparmio sui consumi in bolletta, costituendo un’innovazione nel campo del riscaldamento e della produzione dell’energia elettrica. Il prototipo è stato pensato dallo studioso Andrea Rossi, e realizzato e sviluppato sulla base degli studi del noto fisico e accademico Sergio Focardi; il dispositivo, infatti, che a detta del suo inventore dovrebbe funzionare correttamente, si serve della fusione fredda (LENR), reazione di natura nucleare studiata ed approfondita proprio da Focardi.
Principio di funzionamento e risparmio energeticoE-catsfrutta il processo di fusione fredda tra Nichel e Idrogeno, reazione esotermica che sviluppa calore in eccesso, calore che viene utilizzato per i processi di riscaldamento (industriale e civile) o per produrre energia elettrica. La rivoluzione, però, sta proprio nel
risparmio energetico; l’energia necessaria al funzionamento del reattore, infatti, sarebbe diverse centinaia di volte inferiore rispetto all’energia termica generata: in termini di calore prodotto, si avrebbero quindi gli stessi risultati di una comune caldaia, con un taglio sui costi di assoluta rilevanza. Inoltre, l’energia prodotta con l’
E-Cat è da considerarsi “
Green“, in quanto la produzione avviene senza produzione di scorie e senza rilascio di sostanze nocive nell’atmosfera.
Le applicazioniLa prima generazione di
E-Cat, prendendo per buone le dichiarazioni del suo inventore, potrebbe porsi come una soluzione innovativa per edifici di rilevanti metrature, che necessitino di notevole quantità di energia termica, per periodi di almeno sei mesi; il dispositivo, se utilizzato in maniera corretta e in combinazione con i pannelli solari, potrebbe garantire ad abitazioni o stabili una autonomia energetica quasi totale, con un risparmio pecuniario di grande rilievo.
La seconda generazione di
E-Cat, dovrebbe essere in grado di generare
energia elettrica “verde” a basso costo.
La diffusione commerciale di E-CatAd oggi, comunque, il progetto di Rossi sembra lontano dal poter essere sfruttato, viste le opportune certificazioni che devono essere emesse, a testimonianza dell’effettiva funzionalità e sicurezza del prodotto. Si pensa, comunque, che se il prodotto supererà i test di routine, potrebbe essere commercialiato su larga scala a partire da Luglio 2013.
“
Il Professore di fisica universitaria
Sergio Focardi e un ingegnere chimico (e filosofo)
Andrea Rossi, hanno realizzato alcuni efficaci prototipi di reattore funzionante con il principio della cosiddetta “fusione fredda” senza scorie, residui né radioattività. L’invenzione è già stata brevettata in Italia mentre non ha ancora ricevuto il “sacro crisma” del brevetto internazionale, la qual cosa impedisce all’inventore, Andrea Rossi, di rivelarne un componente chimico essenziale, che pertanto al momento rimane segreto persino al suo collega, Focardi.Ma andiamo con ordine, poiché è importante capire che si tratta davvero di una scoperta epocale, che può davvero cambiare l’economia geopolitica del mondo, la dipendenza dal petrolio, il modo in cui produrremo
energia nelle nostre caseed anche come alimenteremo le
automobili del futuro!Venti anni fa la chiamavano “
fusione fredda” poi, siccome i due scienziati che la sperimentarono per la prima volta (Fleischmann e Pons) non riuscivano a replicarla, si disse che era una roba da ciarlatani e per evitare l’imbarazzo di chi si è continuato ad occupare di fusione fredda, l’hanno ridenominata “LENR” (
Low Energy Nuclear Reaction).
Gli hanno cambiato il nome ma la sostanza non cambia; è la storia dell’umanità: come con Galileo, una scoperta viene prima derisa ed additata come impossibile (Fleischmann ha dovuto emigrare in Inghilterra!), poi timidamente considerata di nascosto solo dagli esperti, ed infine accettata da tutti come assolutamente necessaria. Nel caso della fusione fredda forse siamo nella seconda fase e anche un po’ più avanti, perché ne hanno cominciato a parlare “Il Sole 24 Ore” attraverso la sua “Radio 24”, poi “Radio 1 RAI” e su internet ogni giorno una marea di riviste on-line soprattutto scientifiche, ne parla come di un sensazionale dispositivo e di una rivoluzione epocale ed ecologica. Ovviamente ci sono anche gli immancabili scettici ma vi sono filmati e testimonianze delle prove ufficiali dell’
”E-CAT”, fatte all’università di Bologna. Del resto gli scettici potranno usare ancora il petrolio che, ovviamente, calerà di prezzo, alla faccia di sceicchi e petrolieri vari, nazionali e d’importazione! Insomma, se i protagonisti giocheranno bene le loro carte si arriverà presto alla conclamazione della terza fase, poiché la
NASAed una azienda greca, la
Defkalion, sembrano avere fretta di appropriarsi dell’idea dell’ingegner Rossi; i primi per far viaggiare i propri razzi, i secondi per avviare (entro l’anno!) la produzione di E-CAT per uso privato, con costi di acquisto molto inferiori ad un impianto solare, una efficienza di gran lunga superiore ed un costo per Kilo Watt prodotto di circa un diciottesimo rispetto al gasolio! Si ipotizzano già gli svariati impieghi di tale invenzione, compresa la
motorizzazione delle automobili, che potranno viaggiare senza fare un pieno per tantissimo tempo ed avranno dei piccolissimi serbatoi. Già, ma che tipo di “pieno” si farà? Bè il dispositivo funziona tramite la fusione di un nucleo di
idrogeno con un nucleo di
nichel, che sono due degli elementi più presenti sulla terra, catalizzati da un terzo componente, al momento non rivelato. Nelle prove il dispositivo è stato mantenuto acceso anche per lungo tempo, producendo qualche Kw al giorno e consumando in sei mesi solo 50 grammi di nichel e ancor meno grammi di idrogeno! Nonostante il mondo debba essere grato a questo intraprendente personaggio, pare che l’ingegner Rossi stia subendo notevoli e indebite pressioni sia da chi vorrebbe l’esclusiva per la sua invenzione e anche da chi ha interesse che tale invenzione scompaia prima che venga industrializzata…. Tuttavia lui sembra sapere
il fatto suo, come si evince dalla dimostrazione data presso l’
università di Bologna (visibile on line) in cui ha saputo conquistare tutti i presenti. Se desideri approfondire l’argomento digita su
Google “E-cat Rossi Focardi”.Quanto sopra accadeva a metà ottobre. Dopodiché il buon Rossi, ed il “fido” Focardi, hanno fatto un’ultima dimostrazione pubblica di nuovo presso l’università di Bologna ottenendo ancora, applausi dai fans e critiche dai detrattori.Come nulla fosse, Rossi ha proseguito per la sua strada ed ha VENDUTO una piccola centrale da 1 megaWatt composta da 52 e-cat messi in serie.Quindi, dopo aver dichiarato che entro due anni nascerà un e-cat che produrrà energia elettrica, per iniziare il 2012 “col botto” (in senso buono, perché io tifo per lui), ha dichiarato che sta lavorando alla costruzione di un milione di e-cat per uso casalingo.Se manterrà le promesse, direi che il nobel se lo merita proprio; se invece fosse un pazzo, direi che le sue “novelle” le saprebbe raccontare davvero bene. Speriamo bene !