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L’ obiettivo è quello di incentivare gli interventi sulle fonti termiche rinnovabili per uso domestico o per piccole aziende, comprese quelle agricole, per una potenza massima di 500 Kw e un’ampiezza massima di 700 mq . L’incentivo coprirà mediamente il 40% dell’investimento che verrà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi)”; inoltre, prevede incentivi per l’efficienza energetica nella Pubblica amministrazione.
Lo scopo è favorire la produzione di energia da biomasse, pompe di calore, solare termico e ad sveltire la messa in opera di progetti per riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Riguardo gli impianti di solare termico, questi permetterebbero di catturare l’energia del sole, immagazzinarla e utilizzarla per riscaldare l’acqua corrente, sostituendo così la classica caldaia a gas; si avrà così un abbattimento dei valori di CO2 e farà risparmiare parte dei costi spesi per il gas a ciascuna famiglia
Il decreto passerà ora alla Conferenza Unificata ( che riunisce Stato, Regioni e autonomie locali) per essere esaminato.
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