"Il piacere estetico ed il benessere sono strettamente interconnessi dal punto di vista neurobiologico. Infatti, l’arte – e più in generale la partecipazione culturale – riduce i livelli di ansia e di depressione, aumentando il benessere psicofisico dell’individuo, come dimostrato da ricerche condotte su una popolazione di 50.000 abitanti in Norvegia e su 1.500 cittadini Italiani (quest’ultima realizzata dal gruppo del dottor Enzo Grossi). Poiché l’arte stimola una risposta biochimica che genera benessere, essa dovrebbe essere concepita come uno strumento terapeutico preventivo al decadimento della salute psicofisica e, di conseguenza, rappresentare in prospettiva un fattore di riduzione sensibile della spesa dedicata alle cure farmacologiche e all’ospedalizzazione" .
Fonte:"Elisir di lunga vita" di Luca Francesco Ticini in Socialnews.it/articoli/7311
L'articolo, di cui l'estratto sopra, è del neuroscienziato Luca Francesco Ticinio, presidente della Società Italiana di Neuroestetica “Semir Zeki”, vicepresidente del Comitato per le Neuroscienze e ricercatore del CNRS, École Normale Supérieure, Parigi (Francia) ed ha evidentemente almeno tre pregi. rimandare alle basi neurologiche del gusto per le arti e aprire una finestra sul ruolo dell'arte e delle arti come strumenti di benessere. Osservare un quadro, una danza, o ascoltare una musica, sono esperienze che attivano procedimenti neuronali di piacere estetico. Ma se la fruizione è benefica, cosa dire della pratica? Pittura, Danza, Teatro e Arti in generale sono ormai riconosciute come attività capaci di ripristinare l'equilibrio psico-fisico e intervenire come aiuto psicologico più e o meno grave. Fare cultura significa fare umanità e nel nostro cammino di umanità credo che dovremmo imparare a rendere ancora più solido il ponte che collega la cultura al benessere, l'arte al benessere, la creatività al benessere. Le neuroscienze in fondo confermano le intuizioni di sempre: la cultura è l'elisir di lunga vita! Ecco dunque il terzo pregio, riconoscere una direzione anche "politica" da coltivare, una relazione da approfondire..quella tra welfare, cultura e benessere.