Magazine Mondo LGBTQ

Ennesima aggressione omofobica a Roma. La politica e le istituzioni ne sono i complici, il Vaticano il mandante

Da Matteonicolabottino
Ennesima aggressione omofobica a Roma. La politica e le istituzioni ne sono i complici, il Vaticano il mandanteQuest'immagine forte e shoccante è la foto che ritrae l'occhio del 22enne gay romano pestato a sangue nella  notte tra martedì e mercoledì da un gruppetto di quattro ragazzi al grido di "frocio, frocio!".Il ragazzo ha riportato lesioni gravi e ha rischiato di perdere proprio quest'occhio iniettato di sangue, un'immagine che vorremmo dimenticare presto e che invece è giusto rimanga impressa nelle nostre menti.Mi chiedo quanti ancora di noi dovranno essere massacrati barbaramente e ingiustamente per il semplice fatto di amare persone dello stesso sesso?!? Credo fermamente che quest'ondata di violenza omofobica sia istigata e giustificata dalla gravissime parole che la Chiesa Cattolica rivolge continuamente ai gay in ogni volta che affronta l'argomento (come se non avesse altro di cui occuparsi, specialmente negli ultimi tempi...) ma soprattutto credo che la Politica e il Parlamento italiano siano complici di queste aggressioni nel momento in cui continua a non approvare un legge antiomofobia.Da ore i politicanti di destra e di sinistra recitano come stanchi mantra le solite frasi gonfie di retorica e che non si traducono mai in fatti concreti. D'altra parte si sa, l'unico motivo per cui nel nostro Paese si approvano le leggi in fretta e furia, quasi sempre ricorrendo biecamente al voto di fiducia, è tutelare i privilegi di pochi, uno in particolare.In un simile momento di dolore e sconcerto, come sempre, c'è solo un politico che ha  pronunciato parole vere e, purtroppo, amare ed è Anna Paola Concia, sempre più sola nel portare avanti una sacrosanta e doverosa battaglia per i diritti civili che riguarda tutte le persone gay, lesbo e trans italiane. Eccole qui di seguito:
Sono avvilita e stanca di sentire queste notizie. Avvilita perché  mi addolora sapere che un ragazzo di 22 anni e' stato picchiato selvaggiamente perché omosessuale e stanca perché non so più cosa fare, non ho più voce per dirlo. C'è una legge contro l'omofobia ferma per la seconda volta in Commissione Giustizia alla Camera; decidiamo insieme di dare un segnale di civiltà, approviamola presto. Facciamolo per fermare questa spirale di violenza omofoba impunita e per permettere ai nostri figli di sentirsi uguali ai loro coetanei e di non vivere nella paura. Faccio l'ennesimo appello ai miei colleghi di centro destra, prendiamoci questa responsabilità o quello di cui saremo responsabili in futuro non potrà essere che violenza e discriminazione.
Aggiornamento di martedì 1 giugno: leggo solo oggi su Gay.tv che nella sera di sabato 29, a Milano, in Corso di Porta Ticinese, all'altezza delle colonne di San Lorenzo, una coppia di ragazzi gay è stata aggredita mentre era in compagnia di due amiche. Tre ragazzi 35enni si sono avvicinati e hanno iniziato a provocarli e a insultarli con frasi come: "Ricchioni! Perché non ci lasciate le vostre ragazze?
In seguito ad un acceso scambio di opinioni, l'attacco fisico: i due ragazzi gay hanno incassato calci e pugni, mentre una delle due amiche, nel tentativo di sedare la rissa, ha ottenuto un forte schiaffo in pieno viso. I quattro, fortunatamente, sono riusciti a divincolarsi dallo scontro e sono fuggiti via, mettendosi in salvo. L'identità dei tre aggressori è ancora sconosciuta, ma uno di loro, secondo quanto dichiarato dalle vittime a Gay.tv, aveva una croce celtica stampata sulla maglietta. (...) A GAY.tv le vittime dell'aggressione di sabato scorso hanno confermato di aver effettuato ieri la denuncia presso la Questura di Via Fatebenefratelli a Milano: "Sono stati cordiali e gentili. Hanno detto che oggi partivano le indagini e per stasera ci sarebbe già stata una richiesta di visione dei filmati delle telecamere. Se avranno dei riscontri ci contatteranno", ha detto uno dei due ragazzi. Ieri la notizia della violenza omofobica è stata comunicata dai principali tg nazionali e dalle emittenti regionali.
A quanto pare quest'ondata di violenza omofobica non solo non accenna ad attenuarsi ma sta aumentando sempre di più col passare del tempo, complice anche e soprattutto  l'imbarazzante silenzio della politica italiana e, ripeto, quando parlo di silenzio non intendo le futili dichiarazioni retoriche dei vari esponenti politici ma della mancata approvazione di leggi a tutela delle persone e delle coppie gay.
Purtroppo sono sempre meno fiducioso che il Parlamento Italiano possa approvare mai una legge antiomofobia e il motivo è che la stragrande maggioranza dei politici italiani è omofobica.  Lo sono anche quelli che superficialmente possono sembrare più "aperti" e moderati ma che, se interpellati sull'argomento, sostengono che non serva una legge ad hoc per le aggressioni contro gli omosessuali, "in fondo ce n'è già una che vale per tutti. Perché ragionare per categorie?!?" E quando gli si fa notare che queste persone sono state aggredite e picchiate selvaggiamente proprio peché appartenenti ad una precisa categoria, a rischio per di più, la risposta che questi finti tolleranti sanno dare è: "ma io cosa ci posso fare se i culi mi stanno sull'anima?!?". Badate bene, non dico queste cose per vittimismo, purtroppo io con una persona che ragiona e parla così ci lavoro quotidianamente a stretto contatto...ah, povera Italia, poveri noi (gay)!!!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :