Ennio Morricone, Il Buono Il Brutto Il Cattivo

Creato il 20 agosto 2012 da Postscriptum


La mia prima recensione su Post Scriptum riguardava “Il Buono, il Brutto, il Cattivo” di Sergio Leone, in cui accenai in parte alla Colonna Sonora di Ennio Morricone. Adesso è il momento di parlare nello specifico di essa.
Considerata dal Maestro stesso una delle migliori, anche se, come ama ripetere, non sceglie mai tra le sue perché è come se si dovesse scegliere quale tra i propri figli sia il più bravo. Ma di certo per Sergio Leone il Maestro ha sempre scritto dei capolavori, soprattutto quando il film è molto lungo, come in questo caso, Morricone ha sviluppato più di un tema per l’opera. La colonna sonora originale, diretta dal Maestro Bruno Nicolai, si caratterizza per la sua complessa stesura, in base alle situazioni molto diverse del Film.
I titoli di testa sono introdotti dal tema principale, “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”, con i suoni che accompagnano i personaggi, diversi per ognuno, acuto per il Biondo, interpretato da Clint Eastwood, più scanzonato per il Brutto, interpretato da Eli Wallach,con le voci umane a fare il verso del coyote, simulato anche dagli strumenti, e infine il suono più grave, che accompagna il Cattivo, interpretato da Eli Wallach. Quindi dopo i suoni iniziali, il motivo che va a crescere, come una corsa che va verso il traguardo. La corsa all’Oro, al fondocassa dell’Esercito Confederato, i 200.000 Dollari di Bill Carson.

Titoli di Testa
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=AcU3UzJWFDk

Andiamo avanti e troviamo il brano “Il Forte”, nella scena in cui Sentenza, in cerca di informazioni sull’oro, si imbatte in un reggimento sudista, in grossa difficoltà, e il tema, con la tromba solista in sottofondo accompagnata da un’armonica molto triste, e da altri strumenti a fiato,  sottolinea la solitudine di questi soldati, che non hanno neppure di che mangiare.

Il Forte
http://www.youtube.com/watch?v=4tZGsW_kKf4&feature=player_detailpage

Intanto, dopo che il Biondo lo aveva lasciato in mezzo a un deserto e senza soldi, Tuco ritrova il pistolero in un albergo, ma il Biondo fugge, ma poi non può nulla quando Tuco lo ritrova ancora, lo disarma e lo spinge a piedi verso il grande deserto, per vendicare ciò che il Biondo gli aveva fatto. Ecco il brano “Il Deserto”, che parte molto piano anche come tono di esecuzione, per andare verso un crescendo che segna la sofferenza del Biondo, che Tuco lascia senza acqua e cibo durante il lungo viaggio per ore sotto un sole implacabile, fino a quando crolla per terra. Piano, fiati e percussioni scandiscono il passo sofferente del Biondo.

Il Deserto
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=rA-SLBLvMKM

Ma ad un tratto una carrozza si palesa nel deserto: è quella dove a bordo Tuco trova dei soldati sudisti, tra cui Bill Carson, da cui riesce a farsi rivelare il nome di un cimitero, Sad Hill,  sotto cui sono sepolti 200.000 Dollari, ma il nome della tomba riesce a saperlo solo il Biondo, ferito e assetato. Il brano “La Carrozza dei Fantasmi” dà l’idea di un miraggio che appare tutt’un tratto, con tromba, percussioni e voce solista in sottofondo, quella di Edda Dell’Orso.

La Carrozza Dei Fantasmi
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ESP-AYmLiUI

Ma Tuco non può permettersi di far morire di stenti il Biondo adesso, e per curarlo lo porta alla Missione San Antonio, dove il frate superiore è Padre Pablo Ramirez, fratello di Tuco, ma tra i due il rapporto è contrastato, dato che si rimandano tra loro colpe e rimorso. L’incontro è accompagnato dal tema “Padre Ramirez”, che con la chitarra richiama molto il Padre Nostro, ma allo stesso tempo esalta la drammaticità dello scontro tra Pablo e Tuco.

Padre Ramirez
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=LJNiWi9dXMk

Ma dopo la partenza dalla Missione, il Biondo e Tuco vengono catturati da soldati dell’Unione, e nel campo Nordista ritrovano Sentenza, che sfrutta la sua posizione di Sergente per condurre i suoi sporchi affari. L’arrivo nel Campo di Prigionia è accompagnato dal suono della “Marcetta”, un tema con armonica e fischio all’inizio, e poi con una seconda parte che dà il senso di un lento trscinarsi avanti della Guerra di Secessione, in cui soldati nordisti e prigionieri sudisti si confondono.

Marcetta
http://www.youtube.com/watch?v=nUyGBPywlmo&feature=player_detailpage

Tuco, riconosciuto da Sentenza, viene torturato dal soldato Wallace poiché con indosso i vestiti sudisti di Bill Carson, ricercato dallo stesso Sentenza, che cerca sempre di arrivare ai 200.000 Dollari. Intanto, quando Sentenza tortura un prigioniero, un soldato sudista racconta al Biondo che gli viene fatta eseguire una canzone, per coprire le urla del torturato. “La Storia di un Soldato” è il titolo, struggente il testo, che evidenzia la tragedia della guerra civile:

Bugles are calling from prairie to shore
Sign up and fall in and march off to war
Drums beating loudly, hearts beating proudly
March blue and gray
and smile as you go

Smoke hides the valleys
and fire paints the plains
Loud roar the cannons till ruin remains

Blue grass and cotton burnt and forgotten
All hope seems gone,
so, soldier, march on to die

Count all the crosses and count all the tears
These are the losses and sad souvenirs
This devastation once was a Nation
So fall the dice, how high is the price

There in the distance a flag I can see
Scorched and in ribbons
but whose can it be.

How ends the story, whose is the glory?
Ask if we dare
our comrades out there who sleep.

Count all the crosses and count all the tears
These are the losses and sad souvenirs.
This devastation once was a Nation
So fall the dice,
how high is the price we pay.

In questo link, la versione breve della durata di 3:52, in cui mancano un paio di strofe del testo.
La Storia Di Un Soldato
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=c-bdOJp7qcU

Quando Tuco e il Biondo si ritroveranno più avanti, con Sentenza sulle loro tracce, arrivano a un fronte nordista, sul ponte di Langstone, in cui è in corso una battaglia contro i sudisti. Il Comandante del battaglione dell’Unione, magistralmente interpretato da Aldo Giuffrè, è presentato dal brano “Il Capitano Nordista”, dal richiamo militare ma cona tromba e altri fiati molto tristi, che segnano il passo di una guerra inutile, come lascia capire il Capitano.
E dopo l’ennesimo assalto al ponte e di fronte a un numero folle di morti, Tuco e il Biondo, che sono riusciti a far saltare il ponte a andare verso Sad Hill, sono accompagnati dalla “Marcetta Senza Speranza”, il coro e le basse percussioni risaltano la stanchezza e la distruzione di una guerra civile come questa:

Marcetta Senza Speranza
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&list=ULrHHpZ7iOAvw&v=rHHpZ7iOAvw

Verso il cimitero, il Biondo incontra un soldato sudista, morente, giovane combattente come molti altri giovani sacrificati in nome della Confederazione. Il brano è “Morte di un Soldato”:

Morte Di Un Soldato
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&list=ULf5d3ne6aZY8&v=f5d3ne6aZY8

Tuco arriva per primo a Sad Hill, e il suo desiderio sta per realizzarsi. L’oro è vicino, una corsa che sta per andare a conclusione. Arriva il capolavoro, “L’Estasi dell’Oro” , brano che ancora oggi il Maestro Ennio Morricone ama eseguire nei suoi spettacoli. Percussioni, fiati, archi e la voce di Edda Dell’Orso, un crescente continuo. Ecco la sequenza e il brano dal film:

L’Estasi Dell’Oro
http://www.youtube.com/watch?v=bgDMieMWSGs&feature=player_detailpage

Ma intanto arrivano il Biondo e Sentenza. E’ dunque necessario un duello, anzi  “Il Triello”, termine inventato da Leone e dal maestro Morricone, e anche qui musica che segna l’ultimo frammento del film: chitarra, tromba, percussioni, e quando tutto sembra per finire, una ripresa del tema, con la capacità di Sergio Leone che filma i personaggi ad ogni istante, un pianoforte a ricominciare l’attesa, verso il colpo finale.

Il Triello
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Kmh6rdRhcOw

Il Capolavoro di Sergio Leone è dunque tale anche con il contributo della Colonna Sonora di Morricone: uno non potrebbe andare senza dell’altro, due amici che pensavano assieme come rendere indimenticabile l’immagine. Come racconta il Maestro Morricone, Leone adorava pensare assieme a lui la musica, che avrebbe reso poesia il film come noi vediamo.


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