Sì, appartiene al club Bildenberg e adesso lo ammette, Enrico Letta. Non solo: fa anche parte della Trilaterale. Fanno pensare non poco le sue affermazioni, riportate da controlacrisi.org. Letta ci gratifica di una descrizione del Bildenberg, che merita lettura per intero.
Letta sostiene però che non c’è nulla di cui preoccuparsi:
«È vero: la discussione era a porte chiuse. Ma la presenza dei direttori di alcuni dei principali giornali internazionali (di tutte le tendenze politico-culturali) mi pare possa ‘rassicurare’ i sostenitori di una lettura complottistica del meeting».
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Come possiamo credere che una riunione a porte chiuse sia trasparente perché ne fanno parte direttori di giornali di tutte le tendenze ma fedeli alle regole di quel club, tanto da non averne scritto proprio nulla?
E perché i cittadini devono essere tenuti all’oscuro, come se non avessero diritto di essere informati per poter scegliere liberamente? L’atteggiamento di Letta ha qualcosa di ottocentesco e di paternalistico, che non riconosce affatto il bisogno di chiarezza e trasparenza che gli elettori rivendicano da tempo. Perché fidarsi di ha nascosto le proprie principali attività?
Il circolo cittadino di Rifondazione commenta così
45.284820 9.845879Una assai rivelatrice “confessione” del nuovo Capo del governo italiano. Per sminuire il peso di quella sua appartenenza, cita tutta la composizione della bella compagnia, dove immaginiamo sia ben rappresentata l’Internazionale socialista. Sappiamo cosa ci aspetta. Come Monti, peggio di Monti ?
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
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