Ecco perché non possiamo fare a meno di eleggere Consigliere Comunale dell'Anno 2013 Enrico Stefàno. Uno dei più giovani se non il più giovane consigliere capitolino, si è davvero distinto per velocità, attivismo, comprensione dei problemi veri della città, quelli che vanno dritti al cuore dei vergognosi interessi economici che stanno da trent'anni divorandosi Roma. Dalle bancarelle alle affissioni abusive passando per la cartellonistica pubblicitaria. Ed è proprio grazie a Stefàno (che ringraziamo per questa ultima interrogazione pre-natalizia, ispiratasi ad un nostro post in cui denunziavamo lo scempio di affissioni abusive effettuate da Giordano Tredicine, vicepresidente dell'assemblea capitolina) che la faccenda Cartellopoli ha fatto dei passi avanti che non possiamo non definire enormi. E il tutto grazie ad un semplice tablet con il quale Stefàno ha registato tutte le sedute della Commissione Commercio. Sedute pubbliche, per cui trasmettibili in streaming. Ebbene l'aula dove fino al giorno prima si accordavano destra e sinistra per spolparsi la città col braccio armato dei cartellonari è diventata una casa di vetro, tutti noi cittadini abbiamo potuto vedere, farci un'idea, scriverla, analizzare il lavoro dei consiglieri e delle realtà audite (cartellonari compresi). Si tratta di un pachidermico mondo illegale da almeno un miliardo di euro l'anno di introiti loschissimi: è stato messo a nudo. L'assessore Leonori ha dovuto seguire le richieste dei cittadini con una prontezza perfetta delineando un futuro europeo per la città. Se nel 2014 tutto questo andrà a dama sarà ovviamente un enorme merito dell'amministrazione Marino, ma un monumento andrà fatto a Stefàno che ha spazzato via la coltre di omertà che c'era su questo mondo. E questo è solo uno degli esempi.
Unico difetto? Una posizione aprioristicamente e ideologicamente contraria alla Metro C. E' vero che è cara, è vero che fa ingrassare le tasche di squallidi palazzinari. Ma, pur correggendo il tiro, va fatta e va fatta presto e tutta. Non si può pensare che oggi si decida di trasformarla in una metrò leggera o in un tram...