Mariasole Simonetti stringe la mano del figlio mentre segue il carro funebre che sta accompagnando suo marito Giovanni al cimitero di Poggioreale. Nel tragitto Mariasole ripercorre gli eventi che l'hanno portata fino a questo tragico momento.Giovanni, figlio del boss Don Antonio Farnesini, è stato trovato morto sugli scogli di Mergellina. La sua colpa è di aver violato la legge più importante del giuramento di Acqua Storta: "Un camorrista deve sempre ragionare con il cervello , mai con il cuore". Con il padre in carcere e il suocero latitante, l'equilibrio delle famiglie è minacciato. Spetta a Mariasole prendere le redini del clan. Non è questa la vita che aveva scelto per sé e per suo figlio Antonio, ma non può decidere altrimenti.
Una serie di brutali omicidi sta mettendo in seria difficoltà la polizia. Il dato strano è che gli assassini sono tutti ragazzini tra i dodici e i quindici anni. A indagare è il commissario Vito Strega, un brillante investigatore il cui lavoro è più una missione che un mestiere. Strega infatti serve un suo proprio ideale di giustizia più che le regole di procedura penale. E' un poliziotto filosofico, attento alla psicologia dei criminali, più che uno sbirro d'azione. E' un uomo tormentato che combatte tra il desiderio di giustizia e l'impossibilità di ottenerla senza scivolare nell'abbraccio del Male.I Canti del Male è na serie poliziesca formata da tredici episodi e Il canto degli innocenti è il primo. Non lasciatevelo scappare!
Tra questi c'è un'altra pubblicazione di questa casa editrice che prestissimo inizierò a leggere. Un libro che ho comprato io di recente e che non si fermerà se non una volta terminato anche il quarto romanzo della storia. Libro che è entrato, grazie alla candidatura proposta da Roberto Saviano, tra i 26 che parteciperanno al Premio Strega 2015.
L'amica geniale comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità.L'autrice scava intanto nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame.E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati...Non vogliamo dirvi altro per non guastare il piacere della lettura. Dicevamo che L'amica geniale appartiene a quel genere di libro che si vorrebbe non finisse mai. E infatti non finisce. O, per dire meglio, porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto. La storia si dipana nei volumi successivi, per raccontarci la giovinezza, la maturità, la vecchiaia incipiente delle due amiche.