Eolico offshore nell’Adriatico, forse ci siamo

Creato il 10 luglio 2015 da Pdigirolamo

Nonostante in Italia non manchi certo il mare, lo sviluppo dell’eolico offshore ci vede clamorosamente in ritardo rispetto ad altri Paesi. Ma, a quanto pare, qualcosa inizia a muoversi anche da noi: mi riferisco al progetto europeo POWERED, acronimo di Project of Offshore Wind Energy: Research, Experimentation, Development, che ha l’obiettivo di valutare il potenziale eolico del Mare Adriatico e limplementazione di una rete di stazioni di misura del vento.

In pratica, si cercherà di attivare un sistema di previsione meteorologica a breve termine in grado di valutare quanta energia potrebbe essere prodotta da eventuali parchi eolici offshore. La prima delle sette stazioni di misure anemometriche previste è già stata portata a termine la scorsa settimana. Il monitoraggio sarà garantito da misurazioni su 4 diversi livelli, che vanno dai 4 ai 100 metri dal suolo.

Il progetto POWERED prevede inoltre la definizione delle linee guida comuni ai territori che si affacciano sull’Adriatico, per snellire gli iter burocratici e amministrativi che precedono la fase di realizzazione degli impianti, ma anche per regolamentare la loro costruzione.

«Il progetto – spiega il responsabile del comitato scientifico, il Prof Ingegner Renato Ricci, docente all’Università Politecnica delle Marche – punta a definire le ‘buone pratiche’, cioè le azioni da compiere per programmare con efficacia la realizzazione di un impianto eolico offshore. Che va programmato e non può essere gestito come un impianto eolico sulla terraferma, perché ci sono questioni legate a linee di traffico navale, problemi ambientali, sociali ecc. E lasciare spazio alla singola iniziativa non funziona. Ecco, in questo senso Powered ha affrontato tutte le problematiche e fatto emergere tutte le possibilità legate alla realizzazione di un campo eolico offshore».

[foto da greenstyle.it]



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