In particolare, ben il 74% dell’eolico mondiale è rappresentato da Cina, Stati Uniti, Germania, Spagna e India. Tuttavia, osserva il rapporto, i primi 10 mercati di settore mostrano un andamento piuttosto eterogeneo: infatti, mentre lo scorso anno Stati Uniti, Germania, Italia, Francia e Regno Unito hanno sviluppato progetti di un certo interesse, l’India ha registrato una situazione piuttosto stabile mentre gli altri quattro paesi hanno visto un diminuzione del numero e della potenza delle istallazioni rispetto all’anno precedente.
La parte del leone, comunque, continua a farla la Cina che nei primi sei mesi del 2012 ha raggiunto i 5,4 GW. Anche se, rispetto agli 8 GW dell’anno precedente, ciò rappresenta un passo indietro.
“La tecnologia del vento è diventata un pilastro del regime di fornitura di energia elettrica di molti Paesi – proprio di recente, la Danimarca ha annunciato un record mondiale di energia eolica che ha rappresentato il 28% nella fornitura di energia elettrica del Paese. Questo successo dell’energia eolica è diventato possibile grazie a sagge politiche di sostegno dei governi da un lato e a causa del progresso dell’innovazione e della riduzione dei costi dall’industria eolica dall’altro. Oggi, l’energia eolica è in grado di competere con qualsiasi altra fonte di energia, senza causare problemi ambientali. Per questo la WWEA invita tutti i governi a non ridurre ma a rafforzare i propri sforzi, in modo che gli investimenti nell’energia eolica possano crescere” ha dichiarato He Dexin, presidente WWEA.
[foto da vivereinbrasile.com]