Ormai la guerra per gli incassi che si sta combattendo nel settore dell'animazione ha assunto connotati ben più epici di quelli di questo nuovo film diretto da Chris Wedge già deus ex machina del brand de L'era glaciale e di Robots.
Questo si traduce nella spasmodica ricerca di una qualità tecnica sempre più elevata , complice anche l'uso della stereoscopia che se , utiilizzata scientemente nel campo dell'animazione può innalzare e di parecchio il livello estetico , che purtroppo non trova sempre riscontro nella qualità della storia narrata e in una tipizzazione sempre marcata del target di riferimento.
Una volta eravamo abituati a pensare che i film a cartoni animati fossero di esclusiva pertinenza dei bambini e invece oggi questi film parlano indifferentemente ai padri e ai figli , stimolando la cinefilia degli uni con riferimenti ad hoc che può essere anche divertente andare a scoprire, le cornee e si sentimenti dei più piccoli che magari non coglieranno tutti i riferimenti ma si possono appassionare a quello che stanno vedendo.
Epic corrisponde proprio a questo identikit: bello e colorato, inappuntabile dal punto di vista tecnico, una storia intima ma universale allo stesso tempo ( da un banale litigio con il padre alla lotta per salvare il mondo), la sempiterna lotta tra Bene e Male narrata al cinema tantissime altre volte.
E poi ci sono quelle citazioni, o veri e proprio scippi di idee che lo fanno ricollegare al micro mondo fantasy di Arthur e il popolo dei Minimei ( creatura bessoniana e quindi europea al 100 %, è piacevole constatare che stavolta sono gli americani che inseguono gli europei) oppure al successo disneyano live action di un paio di decenni fa intitolato Tesoro , mi si sono ristretti i ragazzi ( e relativi seguiti perchè tanto cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia tra rimpicciolimenti e ingradimenti dei vari componenti della famiglia).
Epic è visione piacevole ma gli manca quello scatto di reni che lo faccia competere ad armi pari con le ultime meraviglie Pixar o Dreamworks che sembrano piazzarsi su un gradino più alto.
Dalla sua ha un pugnetto di personaggi ben definiti ma che hanno il difetto di farsi dimenticare appena dopo i titoli di coda.
E questo ha ben poco di epico.
( VOTO : 6 / 10 )