La società civile e le nuove esigenze di convivenza tra privacy, sicurezza e tecnocontrollo vissuto nella diffusione di “captatori informatici” o “trojan” (Trojan horse, cavallo di Troia), ossia quei software che nascondono codice pronto a frugare e assaltare i dati degli utenti. Esigenze più forti che mai nell’anno in cui le cronache informatiche mondiali hanno ruotato su Hacking Team, società milanese i cui dati privatissimi sono stati rilasciati in rete lo scorso 6 luglio a seguito di un clamoroso attacco che, tra l’altro, ha reso disponibile quasi tutto il patrimonio informativo dell’azienda, incluse le email, le chat e la documentazione interna, svelando molti aspetti critici.
Alla giornata formativa sono attesi specialisti illustri ed esperti di sicurezza informatica per la manifestazione libera e ad accesso gratuito che da tredici anni fa scuola in Italia.
“Il tema è certamente molto attuale e controverso, tanto che alcuni hanno persino rinominato questa edizione “e-privacy 2015 HT edition” per la centralità di Hacking Team“, spiega il fondatore di Hermes e del progetto Winston Smith Marco Calamari. “L’approccio interdisciplinare rimane punto forte e caratterizzante per ampliare il dibattito al vasto pubblico. Il tema delle libertà digitali, e del confine tra legittime esigenze investigative e compromissione delle libertà fondamentali è un Circolo dei Giuristi Telematici argomento che non può lasciare indifferenti“, sottolinea il presidente dei Giuristi Telematici Giovanni Battista Gallus.
I lavori possono essere seguiti sui social seguendo l’hashtag #eprivacy15.