Equilibrio finanziario e capitale circolante

Da B2corporate @b2corporate
Una forma di controllo dell’equilibrio finanziario è connessa all’evoluzione delle poste del capitale circolante di pertinenza gestionale. Ossia quelle dello stato patrimoniale a rigiro relativamente rapido, connesse al ciclo acquisto - produzione - vendita. Sono escluse dal capitale circolante, così inteso, le poste di natura finanziaria, anche quelle a scadenza ravvicinata.
Il saldo netto delle poste operative del capitale circolante può essere positivo (sopravanzano le poste dell’attivo) o negativo (sopravanzano le poste le passivo).

Un capitale circolante netto positivo comporta dunque un assorbimento di risorse finanziarie, mentre un capitale circolante netto negativo comporta la disponibilità di risorse finanziarie che possono essere investite liberamente (senza che si producano oneri finanziari) nel ciclo degli investimenti fissi, o in qualche posta finanziaria.
Solitamente la gestione d’impresa comporta un capitale circolante netto positivo, di entità variabile in relazione la durata (turnover) delle poste clienti, magazzino e fornitori.
E’ chiaro che un disequilibrio finanziario rilevante si produce quando vi è un incremento delle poste attive di capitale circolante non compensato da un innalzamento delle poste passive. Tale situazione produce l’assorbimento di risorse finanziarie e un conseguente innalzamento del debito finanziario, anche molto significativo rispetto all’incremento del fatturato. Un criterio di valutazione dell’equilibrio finanziario è esattamente la verifica dell’incremento del capitale circolante netto. La ragioni di questo incremento possono essere conseguenza di uno scadimento della posizione di mercato o di una crisi del mercato stesso (aumento delle scorte invendute, aumento dei tempi di incasso legati a clienti meno solvibili o a vendite effettuate con una politica del credito commerciale meno rigorosa).

Oppure per l’indisponibilità dei fornitori a concedere gli abituali termini di pagamento.
Il controllo dell’evoluzione del capitale circolante e la sua coerenza con l’andamento del fatturato è molto importante e può fornire elementi preziosi per inquadrare con prontezza il venir meno delle condizioni di equilibrio finanziario. Ciò può essere messo a fuoco con un sistema mensile di controllo del rendiconto finanziario e verificando, più semplicemente, i giorni di dilazione media dei crediti e dei debiti ed i giorni di giacenza media in magazzino. Ogni innalzamento o contrazione significativa di tali indicatori ha un significato rilevante e comporta immediatamente un effetto sulla posizione finanziaria.
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