Equilibrium è un Signor Film. Ingiustamente e scioccamente liquidato come un clone di Matrix dal pubblico superficiale, è stato diffuso grazie al passaparola, più che altro, contribuendo a farne un film di nicchia. Un film per appassionati.
Ed è un film senza punti prevedibili, senza quei meccanismi obbligatori a cui sottostanno gli altri action movie. Se vogliamo proprio parlare di un possibile parallelismo, non possiamo pensare al sopracitato Matrix, bensì a 1984 di Orwell e a Fahrenheit 451 di Bradbury, in cui la società è grigia e asettica, priva di emozioni, controllata da un santone che da una parte è il Grande Fratello, qui è il Padre, figura che parla dall’alba al tramonto agli abitanti di Libria. La società ha rinunciato alle emozioni, usando una droga sintetica che le inibisce, e mandando al macero opere d’arte, musica, letteratura, sotto i dettami di questo Padre che è a capo del Tetragrammatron, un po’ Inquisizione e guida spirituale.
Locandina
John Preston, Cleric del Tetragrammatron, condanna a morte con esecuzione sul posto un suo collega e da lì, inizia a porsi domande già nella sua testa, quando fu la volta di sua moglie a essere condannata a morte. Rinunciando al Prozium, la droga di cui sopra, riscoprirà le emozioni e cercherà di unirsi alla resistenza che vive nel sottosuolo e nelle zone di confine, chiamate Inferno. Una società sterile e controllata quindi, grigia e dalle architetture squadrate, scelte per frenare l’estro e l’emozione artistica. Non a caso le scene sono state girate a Berlino all’Olympistadion e all’EUR e ci appaiono bianche e fredde come i volti degli abitanti.
Il Simbolo del Tetragrammatron. Trovate analogie?
Ma oltre a morale, a interrogativi sull’animo umano e disamine sulle dittature, c’è anche una parte action molto ben strutturata. Il kata della pistola, arte marziale ideata per i Cleric del Tetragrammaton, ha un senso più logico delle sparatorie del già citato Matrix, e appare quasi verosimile. Molto elegante, orientale e dannatamente efficace, è basata sugli studi balistici di innumerevoli sparatorie, per permettere al Cleric di essere efficace al 120% rispetto agli avversari.
Una posizione del Kata della Pistola
In più, nota di merito oltre a quelle già citate, una scena che rompe tutti gli schemi classici della nemesi che prevede un combattimento serrato e lungo. John impiega due colpi di katana per fare a fette l’arrivista e sfrontato Brandt. In un altro film, sarebbe stato un combattimento lungo.
Un film da vedere e rivedere, e da slegare una volta per tutte da Matrix. Nemmeno i cappotti sono uguali.