Ogni volta che dall’Agenzia delle Entrate mi fanno un accertamento fiscale, a me, impiegato e con ben poco da dichiarare e/o tentare di evadere, resto basito.
Per lo spreco di tempo di questi ispettori, e per il mio. Davvero, mi chiedo se non hanno un metodo migliore per impiegarlo. La risposta, ovviamente, vien da sé, basta ammirare i suvvisti nullatenenti usufruire di tutte le agevolazioni possibili legate al reddito, dai bonus nascita figlio, all’esenzione per i ticket farmaceutici, alla percezione degli assegni familiari.
Eppure mi si controlla nel 2001: tutto bene.
E mi si ricontrolla nel 2003: tutto bene.
E mi si controlla ancora e di nuovo nel 2007.
Nel 2007 mi vengono comminati 24 eurini di sanzione per mancata presentazione del contratto di mutuo. Telefono e chiarisco: ho presentato il contratto di mutuo già nel 2001 e nell’accertamento 2003, come nel 2007, era scritto a chiare lettere da loro di “non presentare documenti già prodotti in precedenti accertamenti”. Ah ok, mi fanno, le arriverà rettifica e sgravio.
Corca! Mi notificano, invece, una cartella esattoriale di 24+non so bene cos’altro per finire a 40 euri.
A questo punto pago, mi dico, perdo più tempo a perseverare contestando che altro. Anche perché la procedura del ricorso appare impraticabile a un mortale sprovvisto di uno straccio di laurea in giurisprudenza. Mi accingo a pagare online salvo scoprire che (:-O) non si può!
Allora torno sui miei passi, rispolvero la questione di principio, riprendo le carte e, lancia in resta, mi catafiondo all’Agenzia delle strafottutissime Entrate.
Dopo un’attesa di un’ora e mezzo inutile (eccezion fatta per il nuovo record segnato con Johnny Crash goes Texas: 33156) vengo ricevuto da un’affabile dottoressa (scrivo affabile affinché la fetusa non possa riconoscersi) che mi accoglie fumando in ufficio, tanto per cominciare, e che rifiuta letteralmente di comprendere ciò che tento di spiegarle.
Eppure è semplice, ho provato a spiegarlo a France (6 anni) e l’ha capito pure lui. Se ti metto in punizione perché non hai fatto i compiti che io stesso ti avevo chiesto di non fare tu come reagisci? Mi compro un suv e ti investo, la risposta.
Concludendo, in un agognato ossimoro, esco dall’agenzia delle entrate: ho un modellino di richiesta di sgravio che, adesso, ho bello che compilato con tutte le spiegazioni del caso e che ho inviato tramite ricca raccomandata con ricevuta di ritorno a mio schifosissimo carico (5,50 euri).
Non credo in una soluzione a breve, ma li terrò impegnati più tempo possibile, anche da solo, fino all’ultimo sangue, come Orazio Coclite sul ponte, affinché gli evasori, quelli veri, possano scorrazzare liberamente con i loro suv sull’altra sponda del Tevere.