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Era prevedibile che Kinshasa (RDC) guardasse a Ouagadougou(Burkina Faso) /E non solo Kinshasa

Creato il 04 novembre 2014 da Marianna06

 

Kabila

 

Potrebbe arrivare fino a Kinshasa l’eco di quanto accaduto nei giorni scorsi a Ouagadougou, dove una protesta popolare ha costretto il longevo presidente Blaise Compaoré a rassegnare le dimissioni.

L'avvertimento al potere del presidente Joseph Kabila giunge da esponenti delle forze di opposizione, che da mesi denunciano il rischio di una revisione della Costituzione per consentire al capo dello Stato di candidarsi nel 2016.

Ieri la capitale ha vissuto ore di tensioni, quando militanti dell’Unione per la democrazia e il progresso sociale (Upds) e dell’Unione per la nazione congolese (Unc) hanno dato il via ad un sit-in di fronte alla sede della missione Onu in Congo (Monusco), chiedendo “l’apertura di un dialogo nazionale”.

Ingente il dispiegamento delle forze della Polizia nazionale congolese (Pnc), che hanno disperso la protesta sul nascere, procedendo inoltre all’arresto di una ventina di persone.

“La gente deve abituarsi a una presenza più massiccia delle polizia per garantire la sicurezza della città” ha dichiarato all’emittente Radio Okapi il commissario di polizia di Kinshasa, il generale Célestin Kanyama, precisando che la manifestazione dell’opposizione “non era stata ufficialmente autorizzata, motivo per cui è stata dispersa”.

Vital Kamerhe, leader dell’Unc, terza forza politica in Congo, ha denunciato l’arresto di 48 uomini e dieci donne trattenuti al campo di polizia di Lufungula.

E ha precisato : “Non vogliamo un confronto violento ma l’apertura di un dialogo per accompagnare il processo verso le elezioni, stabilire un calendario elettorale ma anche una road map globale e consensuale”.

 

                a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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