Era una notte buia e tempestosa!

Creato il 21 febbraio 2015 da Francosenia

Dal 1849 al 1862, Marx fu corrispondente europeo per il New York Tribune. In tale periodo contribuì con centinaia di articoli, uno dei più interessanti è questo suo lavoro sulla reclusione forzata di Lady Rosina Bulwer-Lytton. Nel 1858, Marx scrisse due articoli sul confino in un manicomio, a cura del marito e del figlio, di Lady Bulwer: "Imprisonment di Lady Bulwer-Lytton", di seguito tradotto, e "Romance in Real Life: Bulwer imprisons his wife, a false charge of insanity, the compromise of her release" (questo secondo articolo, non apparve sul New York Daily Tribune, ma sul New York Weekly Tribune, insieme all'articolo precedente. Non appare sulle Opere Complete di Marx ed Engels). In entrambi gli articoli, Marx si mostra assai critico della famiglia Bulwer-Lytton, per aver proditoriamente imprigionato Lady Bulwer, e della stampa inglese per non aver adeguatamente trattato questi eventi.
Entrambi gli articoli, per un certo numero di ragioni, rivestono una particolare importanza al fine di comprendere la posizione di Marx sulle donne. Qui, come sul suo testo a proposito del suicidio, viene affrontato il problema dell'oppressione familiare fuori dalla classe operaia, nello specifico in relazione alle donne. Inoltre, sebbene Marx non assuma completamente il fatto che le donne venissero dichiarate pazze a partire dal fatto che non volevano assolvere al prescritto "ruolo di genere" in maniera adeguata, egli porta avanti una forte critica della pratica di dichiarare pazza una persona con lo scopo di controllare meglio il  comportamento di un membro della famiglia.
Il marito, Edward Bulwer-Lytton, a quel tempo era un famoso autore, apprezzato per il suo stile letterario, ed un politico Tory. Suo il famoso incipit, "era una notte buia e tempestosa", che gli fece guadagnare il "premio", dalla San Josè State University, che veniva assegnato ogni anno al peggior incipit di un romanzo!
Sposati nel 1838, i coniugi Bulwer-Lytton si erano separati nel 1836 a causa dell'infedeltà del marito. Dopo la separazione, le ostilità non erano cessate. Per sostentarsi, Lady Bulwer aveva cominciato a scrivere romanzi, nei quali si potevano anche leggere velati attacchi al marito. "L'incidente" più serio ebbe luogo nel 1858: mentre Edward Bulwer-Lytton stava tenendo un conferenza per la sua rielezione, Lady Bulwer lo interruppe, tenendo un discorso in cui denunciava il marito, affermando che "invece di essere nominato Segretario delle Colonie, Sir Edward avrebbe dovuto essere spedito alle colonie molto tempo fa, a spese del paese", cioè ai lavori forzati. Poco dopo, avvicinò il sindaco di Hertford - dove Sir Edward stava facendo campagna elettorale per una poltrona in Parlamento - con lo scopo di affittare una sala di lettura in municipio, ma ricevette un rifiuto.
Imbarazzato per l'incidente, Sir Edward cospirò insieme al figlio, Robert Lytton, per far dichiarare pazza la moglie, e rinchiuderla in manicomio. Il suo ricovero in manicomio avvenne dopo che Lady Bulwer era ritornata a Londra per discutere con un amico di Edward un eventuale accordo: la proposta era che il marito avrebbe pagato i suoi debiti ed avrebbe incrementato il suo assegno fino a 500 sterline l'anno. Dal momento che non aveva ricevuto risposta, aveva informato Sir Edward che sarebbe tornata a Londra per discuterne. Neanche il tempo di arrivare, e i due, padre e figlio, avevano ottenuto dai due medici le firme necessarie a far prelevare Lady Bulwer e rinchiuderla in manicomio.

La reclusione di Lady Bulwer-Lytton
di Karl Marx

Londra, 23 luglio, 1858

Il grande scandalo Bulwer, che il London Times ha reputato essere stato "fortunatamente" messo a tacere per mezzo di un amichevole accordo con la famiglia, è ben lungi dall'aver raggiunto un stato di quiescenza. E' vero che, nonostante il grande interesse per le parti coinvolte, la stampa metropolitana, con alcune insignificanti eccezioni, ha fatto tutto quello che era in suo potere per mettere a tacere il caso per mezzo di una congiura del silenzio - essendo Sir Edward Butler uno dei capi della consorteria letteraria che regna sulle teste dei giornalisti di Londra più dispoticamente di qualsiasi connessione partitica, ed i signori letterati generalmente mancano del coraggio necessario per affrontare apertamente la sua ira. Il Morning Post è stato il primo ad informare il pubblico che gli amici di Lady Bulwer intendevano insistere sulle indagini giudiziarie [a]; il London Times ha ristampato il breve trafiletto del Morning Post [b], ed anche The Advertizer, sebbene non abbia certamente alcuna posizione letteraria a rischio, non si è avventurato oltre alcuni striminziti estratti dalla Somerset Gazette. Anche l'influenza di Palmerston ha dimostrato la momentanea impossibilità ad estorcere  qualsiasi cosa ai suoi dipendenti letterari, e riguardo alla comparsa della lettera futilmente apologetica del figlio della Bulwer [c], tutti questi pubblici guardiani della libertà del soggetto, mentre si dichiarano decisamente soddisfatti, hanno deprecato qualsiasi ulteriore indelicata intrusione nella "dolorosa questione". La stampa Tory, naturalmente, ha da tempo speso tutta la sua virtuosa indignazione per conto di Lord Clanricarde, e la stampa radicale, che si ispira più o meno alla Manchester School[581] ha evitato con ansia di creare qualsiasi imbarazzo all'attuale Amministrazione. Eppure, oltre alla stampa rispettabile, o aspirante tale, della metropoli, esiste una stampa irrispettosa, assolutamente influenzata dai suoi padrini politici privi di qualsiasi statura letteraria da verificare, sempre pronta a battere moneta a partire dal suo privilegio di esercitare la libertà di parola, ed ansiosa di avere l'opportunità di apparire agli occhi del pubblico come gli ultimi rappresentanti della virilità. D'altra parte, gli istinti morali della maggior parte delle persone, una volta risvegliati, non hanno bisogno di ulteriori manovre. Una volta che la mente del pubblico si trova in uno stato di eccitazione morale, allora anche il London Times può gettar via la sua maschera di riserva e, naturalmente con il cuore sanguinante, pugnalare l'Amministrazione Derby facendolo passare come il giudizio della "pubblica opinione" su un simile capotribù letterario, anche se si chiama Sir Edward Bulwer-Lytton.

E' esattamente questa la piega che hanno adesso preso gli avvenimenti. Che Lord Palmerston, come abbiamo suggerito all'inizio [582], sia il direttore segreto dello spettacolo adesso è un segreto di Pulcinella [d], come dicono gli italiani.

"Si dice", afferma un settimanale londinese, "che il miglior amico di Lady Bulwer-Lytton in questa vicenda sia stata Lady Palmerstone. Noi tutti ricordiamo come i Tories abbiano preso le difese di Mr. Norton quando Lord Melbourne aveva problemi con la moglie di quel signore. Occhio per occhio, è la regola. Ma riflettendoci sopra, è alquanto triste al giorno d'oggi vedere un Segretario di Stato usare l'influenza della sua posizione per commettere atti di oppressione, e la moglie di un ministro mettere la moglie di un altro ministro contro l'Amministrazione."

Spesso, è soltanto attraverso le vie tortuose dell'intrigo politico che la verità riesce ad essere contrabbandata in qualche angolo della stampa britannica. L'orrore, apparentemente generoso, per un vero e proprio oltraggio è dopo tutto soltanto una smorfia calcolata; e si fa appello alla pubblica giustizia solo al fine di proteggere una cattiveria privata. Per quel che gliene importava ai cavallereschi cavalieri del calamaio, Lady Bulwer avrebbe potuto rimanere per sempre in un manicomio, a Londra; avrebbe potuto godere di maggior quiete di quanto ne avrebbe goduto a San Pietroburgo o a Vienna; le convenzionalità del decoro letterario l'avrebbero esclusa da ogni possibilità di ricorso ma per una felice circostanza l'occhio attento di Palmerston l'aveva individuata come il lato sottile del cuneo con cui, eventualmente, avrebbe potuto spaccare l'Amministrazione Tory.

Una breve analisi della lettera, spedita dal figlio della Butler ai giornali di Londra, servirà a chiarire il vero stato del caso. Mr. Robert B. Lytton esordisce affermando che la sua "semplice asserzione" dev'essere "subito creduta", in quanto egli è "il figlio di Lady Bulwer-Lytton, con tutto il diritto di parlare a nome suo, ed ovviamente con i migliori strumenti di informazione". Ora, questo figlio così tenero non ha mai avuto cura di sua madre, né corrispondendo con lei, né vedendola, per quasi diciassette anni, fino a quando non l'ha incontrata ad Hertford durante la campagna elettorale, in occasione delle rielezione di suo padre. Quando Lady Bulwer ha lasciato il comizio ed è andata a visitare il sindaco di Hertford per richiedere l'utilizzo del Municipio come sala conferenze, Mr. Robert B. Lytton ha mandato un medico a casa del sindaco con il compito di accertarsi delle condizioni mentali materne. Quando, in seguito, sua madre è stata rapita a Londra, a casa di Mr. Hale Thompson, in Clarges Street, e sua cugina Miss Ryves è corsa in strada, ed ha trovato Mr.Lytton fuori ad aspettare, pregato di intervenire e di cercare aiuto per impedire che sua madre venisse portata via a Brentford, Mr. Lytton ha freddamente rifiutato di voler avere a che fare con quella faccenda. Dopo aver prima agito come uno dei principali agenti del complotto tramato da suo padre, egli ora rivolta la frittata e si presenta come il portavoce naturale di sua madre. Il secondo punto invocato da Mr.Lytton è che sua madre "non è mai stata portata in un manicomio", ma, al contrario, nella "casa privata" di Mr. Robert Gardiner Hill, chirurgo. Questo è un mero cavillo. Dal momento che la "Wyke House", diretta da Mr. Hill, non fa parte legalmente della categoria dei "manicomi", ma di quella delle "Metropolitan Licensed Houses" (N.d.T.: cliniche private), letteralmente è vero che Lady Bulwer non è stata gettata in un "lunatic asylum", ma in una “lunatic house”.
Il chirurgo Hill, che commercia per proprio conto in "follia", se ne è anche uscito con un tentativo mal riuscito, dove afferma che Lady Bulwer non è mai stata rinchiusa, ma, al contrario, ha goduto dell'uso della carrozza e l'ha usata quasi ogni sera nel corso della sua detenzione a Richmond, Acton, Hanwell o Isleworth. Mr. Hill dimentica di dire al pubblico che questo "trattamento migliorato della pazzia", da lui adottato, corrisponde esattamente alle raccomandazioni ufficiali della Commissione per i Manicomi. Le smorfie amichevoli, la tolleranza sorridente, le lusinghe infantili, lo sproloquio untuoso, le ben note strizzatine d'occhi e la serenità affettata di una banda di assistenti addestrati possono servire a gestire una donna sensibile e pazza quanto le docce, le camicie di forza, i carcerieri brutali e i reparti bui. Ad ogni modo, le proteste da parte di Mr. Chirurgo Hill e di Mr. Lytton ammontano semplicemente a questo: che Lady Butler è stata trattata davvero come una pazza, ma seguendo le nuove regole al posto dei vecchi sistemi.

"Io", dice Mr. Lytton, nella sua lettera, "sono stato in costante comunicazione con mia madre, ... e ho eseguito le ingiunzioni di mio padre, il quale mi ha implicitamente confidato ogni accordo... e mi ha ingiunto di avvalermi della consulenza di Lord Shaftesbury per per tutto ciò che venisse giudicato essere la cosa migliore per Lady Litton."

Lord Shaftesbury, è noto, è il comandante in capo della cricca che ha il suo quartier generale ad Exeter Hall (N.d.T.: sede dell'Alleanza Evangelica Mondiale). Profumare i suoi sporchi affari con il suo odore di santità potrebbe essere considerato un coup de théâtre degno del genio inventivo di uno scrittore di romanzi. Più di una volta, nel commercio cinese, per esempio, e nella cospirazione di Cambridge House, Lord Shatsebury è stato usato su quella linea. Eppure Mr. Lytton fa al pubblico solo una mezza confidenza, diversamente egli avrebbe tranquillamente dichiarato che per quanto riguardava il rapimento di sua madre, una nota imperiosa di Lady Palmerton aveva sconvolto i piani di Sir Edward, e lo aveva indotto ad "avvalersi dell'aiuto di Lord Shaftesbury", il quale, per un infelice coincidenza, accade che sia contemporaneamente genero di Palmerston e presidente della Commissione sui Manicomi... Nel suo tentativo di mistificazione, Mr. Lytton procede a dichiarare:

"Dal momento in cui mio padre si sentì in dovere di autorizzare quei passi che sono stati fatti oggetto di così tanto travisamento, la sua ansia è stata quella di ottenere il parere dei medici più esperti e più capaci, in modo che mia madre non fosse più soggetta ad essere trattenuta un solo momento di più di quanto fosse strettamente giustificabile. Tale era l'incarico che mi aveva dato."

Dalla formulazione evasiva di questo passaggio meticolosamente imbarazzante appare, quindi, che Sir Edward Bulwer ha sentito la necessità di un autorevole parere medico, non per aver sequestrato sua moglie in quanto pazza, ma per rilasciarla in quanto era in sé. In realtà, gli uomini di medicina che avevano acconsentito a che Lady Bulwer fosse rapita erano tutt'altro che "i medici più esperti e più capaci". I compari impiegati da Sir Edward erano uno Mr. Ross, un farmacista, il quale, a quanto pare, era stato trasformato in un luminare in virtù della sua licenza per vendere droghe, ed un altro, Mr. Hale Thompson, collegato all'ospedale di Westminster ma un completo estraneo rispetto al mondo scientifico. Era stato solo dopo qualche leggera pressione dall'esterno, quando Sir Edward era diventato preda dell'ansia di ritornare sui propri passi, che si era rivolto a persone dell'ambiente medico. I loro certificati sono stati pubblicati da suo figlio - ma che cosa provano? Il Dr. Forbes Winslow, editore del "The Journal of Psychological Medicine", che era stato precedentemente consultato dai consulenti legali di Lady Bulwer, certifica che, "avendo esaminato Lady B.Lytton per quel che riguarda il suo stato mentale", egli lo aveva trovato tale "da giustificare la sua liberazione dalle sue restrizioni" (F. Winslow, "To Edwin James, Esq., Q. C.", The Times. No. 23049, July 19, 1858.—Ed.). Quello che doveva essere dimostrato al pubblico era, non la liberazione di Lady Bulwer, ma al contrario, che il suo sequestro era giustificato. Mr. Lytton non osa toccare questo decisivo e delicato punto. Non dovrebbe un governatore, accusato di imprigionamento illegale di un libero britannico, essere deriso per aver voluto dimostrare di non aver commesso niente di sbagliato nell'aver liberato il suo prigioniero? Ma Lady Bulwer è realmente libera?

"Mia madre", continua Mr.Lytton, " è ora con me, libera da ogni restrizione, e sul punto, di sua propria volontà, di fare un viaggio per un breve periodo, in compagnia mia e di un'amica di sua scelta."

La lettera di Mr.Lytton reca l'indirizzo "No. 1 Park Lane", cioè, la città di residenza di suo padre. Quindi, Lady Bulwer è stata rimossa dal suo luogo di confino a Brendford e portata al confino a Londra, ed il suo corpo consegnato ad un nemico esasperato? Chi garantisce il suo essere "libera da ogni costrizione?" In ogni caso, nel momento in cui ha firmato il compromesso propostole, non era libera da costrizione, ma in cura sotto la custodia  illuminata del chirurgo Hill. Il fatto più importante è questo: Mentre Sir Edward ha parlato, Lady Bulwer ha mantenuto il silenzio. Nessuna dichiarazione da parte sua, rilasciata a titolo formale, ha incontrato l'opinione pubblica. Un resoconto scritto di suo pugno, della cura ricevuta, è stato astutamente sottratto dalle mani dell'individuo cui era stato spedito.

Qualunque possa essere stato l'accordo siglato fra marito e moglie, la domanda che si pone il pubblico inglese è se, sotto il mantello del certificato di pazzia, possano essere emessi "lettres de cachet" [e] da individui senza scrupoli in grado di pagare parcelle allettanti a due praticanti affamati. Un'altra questione è, se ad un Segretario di Stato possa essere perdonato un delitto pubblico grazie ad un compromesso privato. Ora è emerso che durante l'anno in corso, mentre investigavano sullo stato dello Yorkshire Asylum, i Commissari sulla Pazzia hanno scoperto un uomo, in pieno possesso delle sue facoltà mentali, il quali, per diversi anni, era stato murato e segregato in una cella. Ad un'interrogazione fatta da Mr.Fitzroy alla Camera dei Comuni, a proposito di questo caso, Mr.Walpole ha risposto che non aveva trovato "alcuna prova del fatto", una risposta che nega la prova ma non il fatto. Che le cose non rimarranno così, lo si può dedurre dalla comunicazione fatta da Mr.Tite il quale "nel corso della prossima sessione si sarebbe mosso perché si costituisca una commissione che indaghi su come funziona un "certificato di pazzia." [f]

- Karl Marx - scritto il 23 luglio 1858, pubblicato senza firma sul New York Daily Tribune n°5393 del 4 agosto 1858 e ristampato sul New York Semi Weekly Tribune n°1377 del 6 agosto 1858 e anche su New York Weekly Tribune n°882 del 7 agosto 1858 -

[a] The Morning Post, No. 26369, July 5, 1858.—Ed.

[b] The Times, No. 23038, July 6, 1858.—Ed.

[c] Here and below R. B. Lytton, "To the Editor of the Observer", The Times, No. 23049, July 19, 1858.—

[d] Nota del traduttore: nell'originale "un secret qui court les rues, as the French say".

[e] Mandato di arresto ed imprigionamento

[f] The Times, No. 23053, July 23, 1858.—Ed.

[581]  I Free Traders sostenevano la rimozione delle tariffe protettive ed il non-intervento del governo nella vita economica. Essi erano sostenitori della Manchester School - una tendenza del pensiero economico che rifletteva gli interessi della borghesia industriale. Il centro dell'agitazione dei Free Traders era Manchester, dove il movimento era guidato da due produttori tessili, Richard Corben e John Bright, che nel 1838 fondarono la Anti-Corn Law League. Negli anni 1840 e 1850 i Free Traders erano un gruppo politico separato, che più tardi andrà a formare l'ala sinistra del Liberal Party.

[582] Marx potrebbe aver fatto riferimento al suo primo articolo su Lady Bulwer-Lytton scritto il 16 luglio del 1858, ma non pubblicato sul New York Daily Tribune.


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