Chissà, magari ci avrei infilato anche qualche piccolo segreto dello chef tanto per allungare il brodo.
Ma invece no.
Ecco che la divina provvidenza, o che dir si voglia fato, sfiga, destino o più semplicemente ciorta, arriva sorridente a turbare il sacro e meritato riposo del sabato mattina.
Non che questo venerdì abbia fatto chissà cosa, non dimentichiamo che alla mia veneranda età sono sempre meno le occasioni per andare in giro a fare baldoria fino all'alba, ma nonostante ciò, il sabato mattina mi piace lo stesso restare nel letto fino a tardi senza fare nulla.
Magari leggere un po', guardare un telefilm. Oppure fissare intensamente le ante dell'armadio che dopo il trasloco hanno deciso di non essere più perfettamente allineate, e cercare di ripararle con la forza del pensiero.
Insomma, proprio mentre mi godevo il mio tipico sabato mattina, sento il campanello.
Il mio primo pensiero va ai soliti testimoni di geova del fine settimana e quindi decido di ignorare la timida scampanellata pensando che, se fosse stato qualcun'altro, avrebbe senz'altro riprovato.
E infatti.
Nemmeno il tempo di terminare il primo pensiero che il campanello si trasforma in una specie di martello pneumatico sonoro!
din din din din din din!
Balzo fuori dal letto e percorro il corridoio immaginando incendi, alluvioni, terremoti, invasioni di dinosauri e chiedo:
"Chi è???"
"La C3 davanti alla fermata del pullman! E' vostra?"
"SI!"
"C'è il carro attrezzi. Toglietela!"
- PANICO -
Il consorte si infila i vestiti sopra al pigiama, afferra le chiavi e si precipita giù. Contemporaneamente io mi fiondo fuori al balcone pronta ad urlare al carro attrezzi di fermarsi..
Guardo giù e non c'è nessun carro attrezzi.
Ho qualche secondo di smarrimento e continuo a fissare la macchina (perfettamente attaccata al manto stradale) cercando di vedere anche il carro attrezzi, poi ruoto leggermente la testa e mi accorgo che davanti al Bar ci sono almeno una decina di ragazzi che si sbracciano cercando di attirare la mia attenzione e indicano la macchina.
In quel momento mi sono resa conto di essere uno spettacolo raccapricciante:
pantaloni del pigiama rossi, maglietta blu, vestaglia a quadretti grigi e fucsia, capelli forma del cuscino style.
Mi trattengo dal morire di vergogna e comunico timidamente che il consorte sta scendendo a spostarla.
Fatta ormai la figuraccia, resto fuori a seguire l'evolversi della faccenda.
Il consorte si dirige verso la macchina, un tipo si dirige verso il consorte, consorte e tipo parlano, il consorte sposta la macchina.
Il suddetto tipo era un vigile urbano in borghese che AVREBBE chiamato il carro attrezzi, fortunatamente si è limitato a rimproverare selvaggiamente il consorte che ha promesso di non farlo più.
Ma quando la sera non c'è nessun posto disponibile uno che deve fare? Smontare la macchina e salirsela a casa?? Uff..
Comunque tutto bene quel che finisce bene.. solo che ora dovrò passare il resto della giornata a cercare di trasformarmi in una strafiga per poter passare di nuovo davanti al Bar senza essere immaginata con la vestaglia e i capelli da pazza!