In questi ultimi quattro secoli la medicina passa da una visione fondamentalmente galenica ad una strettamente scientifica. Sotto lo l'influsso delle scienze si capillarizza la sperimentazione e vengono fondate accademie per la conservazione e trasmissione dei dati. Si precisa l' anatomia e la funzione specifica dei vari organi. Si cominciano a diversificare le varie branche della medicina; dapprima la iatromeccanica (la circolazione sanguigna, sistema scheletrico muscolare), la semeiotica (descrizione dei sintomi diagnostici), la fisiologia, l'igiene, l'epidemiologia...; più tardi la genetica, la psichiatria, la neurologia, la farmacologia, la biochimica, la micorbiologia.
Le altre scienze forniscono una strumentazione sempre più puntuale: dal microscopio al termometro chimico, allo stetoscopio che soppianterà il tradizonale "colpo d'occhio", all'oftalmoscopio, allo sfigmomanometro, al microscopio elettronico, dai raggi X all'ecografia, alla TAC, alla risonanza magnetica, al laser.... Insomma, nel giro di quattro secoli, si opera il passaggio irreversibile da una medicina "artigianale" ad una medicina scientifica. Ma a fianco di questa medicina ufficiale, ha continuato a camminare una medicina più antica e più povera, meno eclatante, meno rapida ma anche meno invasiva che, utilizzata alla luce delle moderne acquisizione scientifiche, può svolgere una funzione importante nella cura di tante fastidiose malattie e soprattutto nella loro prevenzione.
E' la fitoterapia, la medicina derivata dalle piante e da tante erbe ricche di elementi curativi. Gli stessi utilizzati spessissimo dalla medicina ufficiale per la preparazione dei suoi prodotti farmaceutici.