Le proposte sono tre:
- lasciare tutto com’è (proporzionale di collegio, liste bloccate, sbarramento del 10%);
- abbassare lo sbarramento al 5% e fare in modo che in ogni collegio si eleggano non più di 5 deputati (nelle grandi città, i collegi sono oggi molto più ampi);
- passare all’uninominale (senza specificare se a turno secco o a doppio turno).
Io ovviamente sarei per la terza opzione: perché solo in questo modo verrebbe eliminato il problema autentico per la democrazia turca, che non è lo sbarramento al 10% (favorisce la governabilità, impedisce la frammentazione in mini-partitini ad uso e consumo dei leader) ma l’esistenza di liste bloccate. Con l’uninominale ci sarebbe l’incentivo a votare le persone più che i partiti, i leader perderebbero parte di quell’influenza eccessiva – attraverso le nomine in parlamento – che hanno su tutto il sistema. Ovviamente, per completare l’opera il sistema presidenziale sarebbe la scelta più ovvia.