Erdoğan, Sarkozy e le maioloiche di Iznik

Creato il 05 ottobre 2011 da Istanbulavrupa

Nella strategia di sviluppo turistico – di cui ho recentemente parlato per Develp.med dell’Istituto Paralleli – per trasformare la Turchia in una super-potenza dell’accoglienza, il turismo culturale è uno dei punti di forza. Turismo culturale basato sulla valorizzazione di siti archeologici unici al mondo, sul recupero di opere trafugate dall’allora impero ottomano – ed esposte in musei europei e americani – tra fine ottocento e inizio novecento. A luglio il ministro della cultura e turismo Ertuğrul Günay ha riabbracciato la sfinge hittita di Hattuşa restituita dalla germania, nei giorni scorsi il premier Erdoğan ha riportato con sé dagli Usa – affinché sia riunita con la sua parte inferiore – la parte anteriore di una spettacolare scultura di Eracle. Nuovo obiettivo, le splendide maioliche di Iznik (l’antica Nicea) trafugate a fine ottocento e portate in Francia da chi avrebbe dovuto semplicemente restaurarle: le più belle di sempre, che abbellivano le tombe dei sultani Selim II e Murad III (fine cinquecento), oltre che la biblioteca di Mahmud I (settecento). Ma fino a quando Sarkozy sarà presidente, davvero non credo che le richieste della Turchia potranno essere esaudite.