Cosa succede quando un platform difficile incontra un avanzamento da gioco di ruolo?
Prima un salto indietro: ve li ricordate i tempi in cui vi era una sorta di invasione di platform a due dimensioni? Gli stessi tempi in cui i giapponesi stavano dimostrando di aver compreso e portato all'eccellenza un genere applicato alla bidimensionalità, mentre gli americani sperimentavano i primi viaggi in tre dimensioni. Torniamo al presente: gli indie. Da molti disprezzati, da altri divinizzati, ma tutti concordano nel dire che sono la nuova linfa di un retrogame puro, in molti casi di qualità. E se la verità riposa nel mezzo, la fusione di idee e di intenti ha portato un genere decaduto a ritrovarsi protagonista del sottobosco videoludico. Ingredienti semplici, quasi caserecci, amalgamati per donare ai cultori delle ere perdute un costante afflusso di titoli difficili, appaganti ed in qualche modo nostalgicamente attuali nella loro franchezza.
Figli di Gondor?
Non proprio, ma quando il fantasy è di casa lo sono anche dinastie, genealogie e personaggi leggendari. Rogue Legacy riprende la seconda parte del suo titolo e vi focalizza il fulcro della narrazione. Inesistente, in verità, in quanto è solo un pretesto per giustificare la struttura di avanzamento anagrafica e ludica, ma molto divertente. L'idea è perfetta per affiancare al genere roguelike, a cui il titolo appartiene, una generazione di personaggio singolare e mai scontata. Immaginate una linea temporale che avanza inesorabile, scandita solamente dai protagonisti che sceglierete di utilizzare, e con i quali inevitabilmente andrete incontro alla sconfitta. Ad ogni morte verrà scolpita nella dinastia la vostra performance e da essa ne nascerà un trio di scelta, esattamente i figli dell'era presente, e futuri eroi.
Voglio un castello
Del farming non ci si stanca mai, specialmente se a guidare l'azione è lo stimolo di rivincita ludica nei confronti di un'anima hardcore che non lascia scampo. Se dovessimo fare un parallelismo in tre dimensioni, il pensiero andrebbe subito a Dark Souls. E se alle morti perenni si somma l'azzeramento degli spendibili (semplici monete) ad ogni ingresso nel livello, le similitudini crescono. Grazie ad una generazione casuale del mondo di gioco le sessioni offrono uno spunto di azione sempre differente, con elementi distruttibili di scenario facilmente riconoscibili che in breve tempo rendono la raccolta di denaro un'azione automatica, che non toglie risorse e attenzione all'esplorazione e all'evitare gli attacchi nemici. Incontrata la sconfitta del caso e scelto il nuovo erede con il quale ritentare la quest, è in quel mezzo che Rogue Legacy affascina e dona nuovi stimoli.
Requisiti di Sistema PC
- Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore: Intel Core i7 860 a 2.8 GHz
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 670
- Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit
- Requisiti Minimi
- Processore: Intel Core 2 Duo a 1.6 GHz o AMD equivalente
- Scheda video: X1950 Pro o GTX 7900
- RAM: 1 GB
- Sistema operativo: Windows XP, Windows Vista, Windows 7
- Requisiti Consigliati
- Processore: Intel Core 2 Duo a 2.2 GHz o AMD equivalente
- Scheda video: HD 4770 o GTX 8800
- RAM: 2 GB
- Sistema operativo: Windows XP, Windows Vista, Windows 7
Mappa senza tappa
A livello di gameplay, Rogue Legacy non va oltre quanto gli compete. Grazie ad una risposta immediata i pochi, semplici comandi permettono un controllo perfetto del personaggio. Bastano poche sessioni per prendere mano con ogni singolo frame di movimento, così da saper calcolare e fondere attacco, salto, abilità e utilizzo dell'oggetto in dotazione, che consumerà punti magia. Ad arricchire il piatto interviene una gestione intelligente dell'equipaggiamento e delle rune da indossare, poiché non sarà raro necessitare di particolari caratteristiche o abilità fisiche (ritrovarsi con un eroe nano?) per esplorare con la giusta dovizia ogni stanza. La generazione randomica dell'ambiente di gioco sarebbe un'aggiunta quasi perfetta, se non fosse che il fallimento nel superare delle condizioni nell'aprire taluni forzieri ne renderebbe totalmente casuale il riprovarci nella sessione seguente, in quanto tutto cambierebbe alla generazione successiva.
Rogue Legacy è un roguelike atipico ma funzionale. Mantenendo intatto l'avanzamento, il grado di sfida non scende a compromessi ma risulta sempre equilibrato, grazie ad una risposta agli input perfetta che mantiene alto il ritmo di gioco. Veloce, frenetico, con ottime idee di design, a tratti folli nella loro stravaganza ma certamente piacevoli data la leggerezza delle sessioni di gioco, talvolta così brevi da risultare quasi accessorie e fini a se stesse. Con un sistema di crescita pieno di stimoli, il titolo di Cellar Door Games offre molto più di ciò che la sua natura di indie game potrebbe far pensare. Retrogaming, ma con stile.
Marco PerriPro
- Difficoltà a due dimensioni
- Ottimo sistema di crescita
- Minimale ma completo
Contro
- Il prezzo non aiuta
- Boss poco esaltanti
- Non gira su Windows 8