Il problema, l’errore del teologo polacco non è, ovviamente, l’essere gay, ma l’aderire a un sistema di pensiero (la religione istituzionalizzata) inevitabilmente arcaico, sessista e omofobo. Nella migliore delle ipotesi ha compiuto una scelta (il sacerdozio e il voto di CASTITÀ) che l’ha costretto a vivere una vita da IPOCRITA. Polemizzare perché la kiesa ti sbatte fuori dopo aver detto che sei gay è come stupirsi perché vieni espulso dal partito nazista dopo aver rivelato che sei ebreo. E svegliarsi prima?
p.s.
A proposito di ipocrisia, e di uso distorto delle Parole, leggo che il simpatico ruinI, nel parlar (male) delle Unioni Civili, dopo aver detto che in Francesco rivede papa Giovanni ha precisato che lui però condivide «la SENSIBILITÀ di Wojtila e Ratzinger».
Ma perché devi dire "SENSIBILITÀ" se quello che intendi è "OMOFOBIA"??!!