“L'aspirazione a disfarsi di questo sistema spietato per sostituirlo con uno nuovo (e magari, lavorandoci molto, anche migliore) non è più questione di orientamento ideologico, ma piuttosto una necessità per la sopravvivenza della specie umana".(Naomi Klein, da un articolo su New Statesman)
Le menti ristrette e irresponsabili (o in malafede) che ancora predicano il disastro della Krescita infinita, ne risponderanno ai posteri. Se ci saranno posteri.
Io posso modestamente vantarmi di esserci arrivato da adolescente, ben prima degli attuali guru della Decrescita. Quasi trent’anni fa scrivevo:“Se qualcuno vi parla con insistenza di Crescita & Sviluppo, assicuratevi che si stia riferendo a crescita di alberelli e sviluppo di pellicole fotografiche. Altrimenti spernacchiatelo, o prendetelo un po’ a calci”.
Non c’era bisogno di essere economisti o climatologi, basta-va l’intuito di un ragazzino per avere in sana antipatia certe deliranti sciocchezze.
Ancora prima, da bambino, mi illuminò un racconto di Zio Paperone sugli “scompensi della Terra” provocati da sfrutta-menti, cementificazioni e bombe demografiche: tifoni al posto del vento, alluvioni al posto della pioggia, deserti al posto dei boschi, piantagioni pietrificate, alberi da frutto sterili, grandine extra large al posto della neve. Più profetico di un trattato catastrofista. Direi che adesso ci siamo.
Oggi, le sole cose NON in aumento sulla Terra sembrano essere la libertà, l’intelligenza e l’aria respirabile.
(Se l'Intelligenza è una malattia, sta per essere debellata!)Probabilmente è già troppo tardi.
Ma intanto, prepariamoci al rito dei dati istat di fine anno, che i giornalistozzi titoleranno, pappagallescamente giulivi: “il numero degli italiani aumenta ancora GRAZIE agli immigrati”.Grazie al cazzo. (In tutti i sensi).