Lunedì 19 sono riuscito, per laprima volta, a vedere Caparezza dal vivo. Era tanto che aspettavo un suoconcerto nei paraggi, ed approfittando della mia attuale permanenza a Torino,mi sono recato al Palaolimpico.
Ovviamente, prima di entrare aprendere posto, non poteva mancare il paninozzo del lurido che fa molto serataspeciale.
Il concerto è stato molto bello,anche se non aver sentito “Non siete stato voi” e “La marchetta di popolino” mi ha lasciato unpo’ di amaro in bocca. Ovviamnete essendo il terzo “Eretico Tour” ho capito lascelta di variare un pochino la scaletta. Come già detto sul mio Tumblr, ho apprezzatole doti di Caparezza, non solo come cantante, ma anche come intrattenitore capacecon pochi costumi e pochissima scenografia di mettere in piedi un bellissimoconcerto farcito di qualche gag (spettacolare la parodia di Angry Bird) e da unpizzico di politica.
Solo una cosa mi ha lasciatoperplesso, all’ingresso nel palazzetto uno si aspetterebbe di vedere questo:
Mentre, invece, mi sono trovatodi fronte a questo:
Ebbene sì, la grandissima maggioranzadei fans di Caparezza è composta da ragazzini e famiglie. Sono rimasto colpito daquesta fascia di pubblico che segue il cantante con i capelli afro e non ho potutonon pensare alla profondità ed alla durezza dei suoi testi, alle volgarità che quae la sono sparse nelle sue canzoni ed al contenuto sociale dei suoi brani. Realizzandotutto questo mi sono domandato:
“Ma capiranno realmente i testi?”
Vedere tutti quei bambini e tuttiquei ragazzini cantare “Eroe” oppure “Legalizethe Premier” mi ha fatto riflettere…
“sapranno cosa stanno cantando e che significatoha il testo che stanno urlando a squarciagola?”
Ed ancora:
“sanno cosa stanno dicendo mentre urlano a tempo dimusica Abiura di me?”
Non so dare una risposta a questoquesito, ma credo che le soluzioni possibili siano soltanto due: o i ragazzinidi oggi sono molto, ma molto avanti o come cantano i Two Fingerz:
“nessuno ascolta più le parole”