Ero per strada…

Da Arthur

Lo confesso, è una mia debolezza, appena vedo qualcuno che suona per strada mi fermo, lo ascolto e poi gli lascio qualcosa, tant’è che i miei amici quando succede, vanno subito in fibrillazione, perché li obbligo a rimanere lì impalati ad ascoltare.

Ma questo ragazzo era veramente unico nel suo genere. Suonava muovendosi continuamente, chitarra, armonica e la classica batteria a pedale sembravano impazzite nelle sue mani, ma c’era un’altra cosa abbastanza curiosa, era vestito all’ultima moda, pantaloni stretti grigio scuro e giacchetta attillata, insomma, curato nell’aspetto, tanto che ho subito pensato che la cosa fosse abbastanza curiosa.

Però era simpatico e suonava abbastanza bene, malgrado martellasse quella chitarra in un modo inverosimile.

Evvabè – Manu, è una licenza blogghiana… – oggi dicevo a una ragazza che pensavo di trasferirmi al mare e di vivere pescando. Magari visto che ci sono porto anche la chitarra; non male come idea, giusto? :-)

‘sera!