Eroi in crisi - Recensione - PC

Creato il 24 aprile 2015 da Intrattenimento

I più celebri supereroi DC, e le loro numerose versioni alternative, si cimentano con un MOBA tradizionale

L'annosa questione delle realtà alternative viene affrontata ciclicamente in casa DC, con mega crossover in cui solitamente un bel po' di supereroi muoiono, sacrificandosi per salvare l'universo nell'ottica di uno scontro di livello cosmico. La prima volta è accaduto nel 1985, con la celebre miniserie "Crisis on Infinite Earths", quando Marv Wolfman e George Perez hanno pensato bene di risolvere i problemi di "continuity" che affliggevano molti personaggi tracciando una bella linea e ricominciando da zero. Nel corso della saga sono dunque scomparse un bel po' di figure di spicco anche se, come sappiamo, nei comics il concetto di "morte" è sempre relativo. Il medesimo espediente narrativo è stato riproposto successivamente e Infinite Crisis, il nuovo MOBA free-to-play sviluppato da Turbine, non fa che attingere a quella stessa fonte, proponendo un roster che vede fianco a fianco eroi e criminali appartenenti a realtà alternative e differenti, che si combattono sullo sfondo di un'anomalia che minaccia di distruggere i loro mondi.

twittalo! Infinite Crisis è un MOBA tradizionale, ma dotato di cast interessante per gli appassionati di supereroi

Così vicino, così lontano

Non c'è dubbio che l'idea di utilizzare le tante varianti dei più celebri personaggi DC sia vincente, specie nell'ottica degli appassionati. Uno dei campioni con cui avremo a che fare durante la fase introduttiva, Gaslight Batman, proviene ad esempio da una sorta di mondo "vittoriano", ancora nel pieno della rivoluzione industriale, ed è dotato di dispositivi elettronici che gli consentono di bersagliare i nemici dalla distanza. Oltre alla pistola sonica d'ordinanza, l'eroe può sbloccare abilità che gli permettono di lanciare batarang, colpi esplosivi, emissioni energetiche oppure di tirare il rampino ed eseguire un calcio al volo per destabilizzare l'avversario. Il concetto di classe è dunque ben radicato in Infinite Crisis, ma i suoi contorni sono forse più sfumati rispetto all'interpretazione tradizionale dei MOBA. Abbiamo infatti anche il Batman classico, che nel gioco appartiene invece alla classe dei brawler e predilige gli scontri corpo a corpo, esponendosi di più sul campo ma svolgendo un ruolo fondamentale nelle fasi concitate e di "sfondamento". Come al solito, il bilanciamento del team rappresenta un fattore fondamentale per vincere, specie quando la squadra avversaria è affiatata, e le azioni in solitaria generalmente non producono grandi risultati. È però importante non solo familiarizzare con le caratteristiche e con il repertorio del campione selezionato, ma anche ottenere quei perk extra che possono fare la differenza in uno scontro diretto, vedi l'amplificazione della forza, l'invincibilità, lo spunto extra e così via. Proprio questi bonus, purtroppo, rappresentano per molti versi la concretizzazione del famigerato concetto del "pay to win", in cui appunto gli utenti che mettono mano al portafogli si trovano in una posizione di vantaggio rispetto agli altri.

Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo

Dopo alcune missioni preliminari, tese anche a sbloccare i personaggi di partenza (per ottenerne altri è necessario "grindare" e ottenere crediti virtuali, oppure acquistare uno dei tanti pacchetti disponibili per procedere più rapidamente), Infinite Crisis consente di accedere a una rosa di modalità dalle connotazioni relativamente tradizionali. È infatti possibile selezionare una partita veloce o personalizzare la ricerca (seppure districandosi in un'interfaccia non proprio chiarissima), entrando a far parte di un team di giocatori che si misurano contro l'intelligenza artificiale o che affrontano un'altra squadra umana in un frenetico cinque-contro-cinque. Come in qualsiasi MOBA, per vincere il match è necessario distruggere le postazioni nemiche fino ad arrivare alla loro base, un'operazione non semplicissima perché richiede la presenza dei soliti minion a farci da "scudo" contro le difese automatiche delle torri. La possibilità di teletrasportarsi nuovamente al punto di partenza consente di tenere un approccio prudente e con un minimo di strategia, affondando i propri colpi e poi ripartendo da capo per recuperare energia e curare l'immancabile equipaggiamento, da acquistare con i crediti che aumentano con il passare del tempo e l'eliminazione dei nemici, che si tratti di campioni o minion. Questa parte dell'esperienza può essere deputata alle impostazioni consigliate dal sistema, il che rende senz'altro più agile la fase di crescita del personaggio, ma nelle partite più complesse tale comodità si paga cara. Diventa dunque necessario fermarsi un attimo a riflettere sulle unità che compongono la squadra avversaria e individuare i potenziamenti che meglio si accordano con la nostra tattica, onde evitare di arrivare allo scontro con un eroe potente ma gracile, che cade sotto i colpi del nemico in pochi secondi. Infinite Crisis - Trailer ufficiale

Dove ho già visto questo posto?

Il gameplay di Infinite Crisis e la sua struttura "classica" vengono collocati all'interno di un set di mappe che richiamano l'immaginario dell'universo DC; a partire da Crime Valley, uno scenario pensato per l'uno-contro-uno che riproduce il luogo in cui sono stati uccisi i genitori di Bruce Wayne. Le altre location sono invece più ampie, pensate per il cinque-contro-cinque, con vari punti di controllo e strade alternative che consentono di inviare piccoli gruppi a infastidire la squadra avversaria, o magari ad approfittare della momentanea mancanza di difese per distruggere qualche avamposto. Non mancano creature ostili controllate dall'intelligenza artificiale, che possiamo sfruttare per il leveling del nostro campione prima di confrontarci con altri giocatori, così come elementi interattivi come i veicoli, che sfruttando il perk della super forza avremo la possibilità di sollevare e lanciare contro gruppi di minion. Il design delle ambientazioni è generalmente buono e funzionale all'azione, anche se in alcuni frangenti mostra il fianco a una costruzione poligonale "old-gen". Molto meglio i personaggi, ben disegnati e animati, i cui tratti vengono arricchiti da un cel shading non troppo marcato e abbastanza piacevole. La parte del leone la fanno però le musiche, che sono assolutamente straordinarie: temi orchestrali di qualità cinematografica, in grado di sottolineare l'epicità degli scontri e di aumentare a dismisura atmosfera e coinvolgimento.

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • Processore: AMD FX 8320
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970 Jetstream
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 8.1
  • Requisiti Minimi
  • Processore: Intel Core 2 Duo E6600
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 6600, ATI Radeon X1300, Intel HD Graphics 3000
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows Vista
  • Requisiti Consigliati
  • Processore: Intel Core i7
  • Scheda video: NVIDIA GeForce serie 400, ATI Radeon HD 5000
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7 64 bit

Pro

  • Roster affascinante, con interessanti variazioni
  • Colonna sonora epica e coinvolgente
  • Si gioca gratis senza prendere troppi schiaffi...

Contro

  • ...ma le concessioni al "pay to win" non mancano
  • Nessuna novità rispetto al genere di appartenenza
  • Difficile spiccare con tanta e tale concorrenza

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