Eros e letteratura: Diario Intimo di una Squillo per Bene

Creato il 23 marzo 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario

Cari amici e amiche di Diario,
circa un anno fa acquistai un piccolo volume rosso dal titolo assolutamente intrigante: Diario intimo di una squillo per bene di Belle de Jour, nome de plume di una raffinatissima e intelligente prostituta; questo perché sono una compratrice compulsiva di libri, oltre che una forte lettrice (come sapete bene).
In questi giorni post trasloco, rimettendo in ordine la mia libreria ho scelto il Diario di Belle de Jour come libro dfa tenere sul comodino (assieme a un'altra decina, è ovvio). Risultato? Il libro è balzato in testa alla pila... e c'è rimasto per tre sere. Perché l'ho letteralmente DIVORATO!

Trama:  Bella, ricca, ebrea, laureata. Di giorno accademica, di notte squillo. Il diario tenutsu Internet e poi raccolto in questo libro ha scatenato un caso. Una ventottenne inglese, laureata in lettere, che veste Chanel, parla correntemente italiano e francese ed è inserita nell'ambiente universitario di Londra, si mette a fare come secondo lavoro la prostituta ("un impiego stabile ma non pesante"). E, nascosta sotto lo pseudonimo di Belle de Jour, ogni giorno descrive le sue esperienze su un blog che suscita subito una spasmodica curiosità. Il blog ha ricevuto nel 2003 il premio del Guardian per il sito meglio scritto della Rete.

RECENSIONE Belle de Jour è una prostituta. Non una escort o una accompagnatrice: esercita proprio quello e lo chiama con il suo nome, il mestiere più antico del mondo, e lo fa con una consapevolezza e una classe che le nostrane "Olgettina girls" non immaginano nemmeno. Il nome  dell'autrice è mutuato dalla raffinata pellicola di Bunuel, Belle de Jour, dove la protagonista era una giovane signora dell'alta borghesia impersonata da Catherine Deneuve che si recava in una casa si appuntamenti per sconfiggere la noia di un matrimonio di facciata.  

Prima che ve lo chiediate, la risposta è sì. E' tutto vero: l'Autrice ha un blog,Belle de Jour, diary of a London call girl, da cui è partita la sua avventura letteraria e in cui ha raccontato della sua doppia vita nel ruolo di ragazza modello e di prostituta di lusso. Dopo aver scritto per mesi sul suo blog, ha raccolto e rielaborato il materiale e lo ha presentato a un editore che lo ha pubblicato senza pensarci troppo. Risultato? Una serie di volumi sulla vita di una Call Girl e una serie televisiva ormai giunta alla sua quarta stagione (leggi quiper avere notizie sulla sua trasmissione in Italia sulla rete Fox Life). Nel 2009, Belle ha rivelato il suo nome e il suo volto: Brooke Magnanti, una ricercatrice  presso l'università di Bristol. Ha lasciato la carriera di call girl e oggi si occupa di ricerca scientifica e di studi sociologici. Ma parliamo della protagonista del libro. Belle è giovane, colta e bella: parla correntemente tre lingue, ama gli oggetti di lusso, usa biancheria Agent Provocateur e La Perla, adora Gucci e Jimmy Choo. E' laureata, alla ricerca di un lavoro ufficiale, ma ha anche gli A-levels (lascio a voi intendere di che si tratta) e una spiccata passione per i gentiluomini di mezza età. Si definisce call girl: letteralmente ragazza da chiamare. Gli appuntamenti di Belle vengono fissati al telefono, attraverso una intermediaria, unamaitresse  - ex prostituta anche lei - e le fruttano 300 sterline l'ora. E', come dice lei stessa, un lavoro stabile ma non pesante, che vive con passione autentica e che ha scelto in piena libertà e consapevolezza. Belle ha iniziato quasi senza rendersene conto, coinvolta in un gioco erotico di una coppia conosciuta per caso. Alla fine dell'incontro, l'uomo la congeda mettendole in mano un pacco di banconote. Soldi, molti soldi. E la ragazza, che ha da poco terminato i suoi studi universitari, comprende l'immensa potenzialità di quel lavoro. Belle si mette in contatto con varie agenzie fino a trovare quella giusta; successivamente, acquista la sicurezza necessaria per avere dei propri clienti e lavorare anche in proprio. Il lavoro la impegna per alcuni pomeriggi la settimana, non rappresenta un limite per la sua vita sociale e ben presto, la ragazza si crea una schiera di clienti affezionati. Ma... c'è un ma.  E questo ma si chiama "fidanzato". Belle ha avuto altre relazioni, che lei indica per numero, ma nel momento in cui pensa di aver trovato la persona giusta, tutto si complica...
Partiamo dallo stile di questa autrice. E' brillante, semplice e diretto.Discorsiva ma non sciatta, la prosa di Belle de Jour ha un ritmo piacevolissimo, dove l'ironia, il cinismo e l'allegria disinibita stemperano la tensione in maniera magistrale. Le  - poche - scene di sesso che son presenti nel romanzo sono descritte senza volgarità. Insomma: se volete sbirciare dal buco della serratura in cerca di immagini pruriginose, questo libro non fa per voi. Non è erotico, ma sicuramentemoooolto sensuale. Il diario di Belle de Jour pulsa di vita vera. Non c'è compiacimento nelle sua parole, tantomeno commiserazione. L'elemento che domina la narrazione e che rimane presente in tutto il volume è la determinazione, la consapevolezza orgogliosa di questa donna che non sente la propria femminilità mortificata, né costretta. Lei è una call girl perché le piace il sesso. E perchè non unire l'utile al dilettevole? E poi, Belle è glamour. Se devo trovare un accostamento che faccia comprendere appieno perché questo volume mi ha preso così tanto, allora posso paragonarlo alle prime serie di Sex and the City, per il piglio fresco, ironico e modaiolo con cui le ragazze si muovevano a New York. Qui l'ambiente è diverso (Londra), diversissime sono le esperienze sessuali (che vanno dal fetish al rapporto di gruppo) ma non cambia la sostanza:una storia giocosa, priva di falsi pudori. Belle è magistrale nel giostrare la sua vita su due binari: perfetta e irreprensibile nella vita di tutti i giorni, la classica ragazza acqua e sapone che diviene una creatura sensualissima e disinibita nelle camere da letto altrui. Ha una cura quasi maniacale del suo corpo e del trucco, poiché comprende che apparire al meglio è fondamentale per il suo lavoro. Studia i suoi clienti, riesce a trovare con loro la giusta sintonia, crea un'intesa e lo fa per istinto. La voce narrante non è invasiva, ma permette al lettore di comprendere, di rendersi conto della vita della protagonista e delle sue scelte. Una sorta di telecamera a spalla, con cui il lettore può "vedere"  la vita di Belle, le sue debolezze, la sua fragilitàPerché talvolta, anche Belle ha voglia di avere una vita normale: un lavoro, un ragazzo, delle amiche con cui uscire. E ci prova, ce la mette tutta... ma non fa per lei. Perché lei ama il suo lavoro, forse più dei soldi che riesce ad guadagnare, ama il piacere che ottiene e che riesce a dare. Diario intimo è un libro che si può amare o odiare, ma non lascia indifferenti. Personalmente l'ho apprezzato tantissimo: questo mix diironia britannica e di sesso glamour è stata un'esperienza divertente e appassionante davvero difficile da dimenticare!


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