Il messaggio di Ramazzotti è un pò il succo di quello pensiamo anche noi in termine generali. Infatti diciamo subito che non è certo colpa di Aurora Ramazzotti se la questione è che in Italia le risorse familiari, nel senso più vasto del termine, sono la (quasi) unica maniera per avere l’opportunità di far valere i propri meriti e ci pare lapalissiano che se si è nati in una famiglia agiata, ben “inserita”, in alto nella gerarchia sociale anche se di un determinato ambito è assai probabile che i figli, una volta adulti – a prescindere da meriti e valore – saranno a loro volta “ben inseriti” in quel determinato ambito. Se viceversa la provenienza è da una famiglia di ceto medio basso e lontana dai “giri giusti”, con frequentazioni di pari livello, è ovvio che salire la scala sociale sarà più faticoso, ma di questo non si può colpevolizzare nessuno, men che meno chi nasce fortunato, che ha solo eventualmente l’onere di dimostrare di essere all’altezza del buon nome che porta, ma se proprio si vuole attribuire colpe a qualcuno o qualcosa delle disparità sociali che di fatto esistono diamole pure alla nostra società costruita sul modello di un Paese di caste e corporazioni, di cui alla fine però siamo tutti responsabili.
Ad Aurora Ramazzotti che esordirà in tv su Sky a partire da settembre con la audizioni dei concorrenti, gli auguri di Alessandro Cattelan – che fino alla scorsa edizione ha guidato anche il day time e che da quest’anno si dedicherà unicamente al prime time, che per l’edizione 2015 sarà composto di ben 14 appuntamenti: 6 dedicati alle Selezioni e 8 serate live di gara – «Faccio un grande in bocca al lupo ad Aurora, una ragazza brillante e sicura di sé che non mancherà di portare un punto di vista innovativo nel racconto dei ragazzi».