Errani, l’antieuropeista (quasi) convinto

Creato il 18 dicembre 2013 da Margheritapugliese

“O cambiamo le politiche europee o la prospettiva per l’intera Europa sarà sempre più critica”. Anche Vasco Errani, nella sua relazione al bilancio, scopre la sua vena antieuropeista. “L’austerità non ha messo l’UE in una filiera di crescita. Il segnale chiaro è stato ai funerali di Mandela. C’erano India, Cina, Stati Uniti. Tutte le grandi potenze. Mancava l’Europa”. Per il governatore emiliano romagnolo Bruxelles dovrebbe puntare su “Eurobond”, “defiscalizzazione degli investimenti”, “maggiore coerenza tra strategia 20-20-20 e politiche di crescita europee”. “Questa non è solo una crisi – ha detto – è una nuova visione del lavoro, sono nuove dinamiche che si affacciano. O l’Unione Europea si colloca sulla filiera dell’innovazione o rischia di soccombere”. “Anche la Germania…”.

Filippo Manvuller


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