Escape Floor Zero, Recensione: quando la semplicità terrorizza

Creato il 23 agosto 2024 da Hynerd

Chi ha detto che un videogioco horror deve necessariamente avere una trama intricata e misteri complessi da svelare? Escape Floor Zero sfida questa convinzione, riproponendo la semplicità dell'horror videoludico che ha reso celebre il leggendario Slender: The Eight Pages. Sebbene i due titoli condividano questa essenzialità, le somiglianze finiscono qui.

Sviluppato da , Escape Floor Zero offre un' esperienza horror minimalista che ricorda i primi giorni del genere. Una demo del gioco è disponibile su Steam dal 5 maggio di quest'anno, ma la data di rilascio ufficiale del gioco completo rimane ancora un mistero.

Trama

Il mistero avvolge la trama fin dall'inizio, lasciando il giocatore all'oscuro di molti dettagli. Appena avviato il gioco, ci si ritrova di fronte a uno schermo nero con un semplice messaggio: "If you see any anomaly... turn back. If you see no anomalies... carry on. You must reach Floor 0 to escape." . Le istruzioni sono chiare, e la trama non si sviluppa molto oltre questo punto.

Curiosamente, il gioco non presenta nemmeno un menù di avvio. Sebbene possa sembrare una scelta poco professionale, questa mancanza contribuisce a creare un'atmosfera angosciante sin dal primo momento, immergendo immediatamente il giocatore nell'esperienza horror.

Gameplay

Dopo la schermata nera iniziale, il gioco ci catapulta in un corridoio lineare che conduce a un parcheggio sotterraneo. Scopriamo immediatamente di trovarci al piano -9 e, come indicato dal messaggio precedente, il nostro obiettivo è raggiungere il piano 0 per fuggire da questo luogo inquietante. Un dettaglio cruciale ci viene fornito: se non notiamo anomalie, possiamo proseguire; altrimenti, dobbiamo tornare indietro. Ogni piano è una replica di quello precedente, ma con possibili variazioni sottili. È proprio in questi casi che sarà necessario tornare indietro.

Il gioco diventa così una sfida di memoria: memorizzare la struttura del piano diventa essenziale per individuare eventuali anomalie. Se commettiamo l'errore di avanzare senza notare irregolarità, ci attendono due possibili conseguenze. Nella più clemente delle ipotesi, verremo riportati al piano -9, perdendo tutti i progressi fatti. Nella peggiore, ci imbatteremo in creature spaventose da cui dovremo fuggire, solo per ritrovarci nuovamente al punto di partenza, ancora una volta al piano -9.

Le differenze tra i piani possono essere sottili o più evidenti: una striscia pedonale potrebbe scomparire, un graffito apparire su un muro, o la targa di un'auto potrebbe cambiare. La nostra sopravvivenza dipende interamente dalla nostra attenzione e memoria. Questo gioco di memoria genera un costante senso di ansia, poiché l'apparizione improvvisa di una creatura nemica è legata alla nostra capacità di concentrazione, già messa alla prova dall'atmosfera inquietante che ci circonda.

Estetica e Design

E' chiaro a quale estetica Escape Floor Zero abbia preso ispirazione: le Backrooms. Il concetto delle Backrooms si basa sull'idea di nella realtà. Secondo la leggenda, ci si può ritrovare in questo mondo parallelo cadendo attraverso una crepa nella realtà, un fenomeno noto come no-clipping. Una volta dentro, il giocatore o il personaggio si trova in un ambiente familiare ma allo stesso tempo alieno, dove la monotonia e l'isolamento possono rapidamente trasformarsi in terrore, a causa di presenze misteriose o del semplice fatto di essere intrappolati in un luogo senza via d'uscita.

Nei videogiochi, le Backrooms offrono un'ambientazione perfetta per esperienze horror surreali e psicologiche. I giocatori devono esplorare questi spazi apparentemente infiniti, spesso con scarse risorse e nessuna certezza su come o se riusciranno mai a scappare. Il fascino delle Backrooms risiede proprio nell'angoscia di non sapere cosa si nasconde dietro l'angolo, nel silenzio inquietante, e nella sensazione di trovarsi in una trappola mentale tanto quanto fisica.

Questo titolo può essere visto come un'estensione del concetto delle Backrooms. Nonostante l'ambientazione sia suddivisa in piani, ci troviamo intrappolati in un'unica stanza da cui dobbiamo fuggire. L'esperienza richiama l'atmosfera claustrofobica e disorientante delle Backrooms, dove la ripetitività dello spazio e l'assenza di vie di fuga evidenti alimentano un senso crescente di ansia e terrore. La sfida, come nelle Backrooms, non è solo trovare una via d'uscita, ma mantenere la lucidità in un ambiente che sembra giocare con la nostra percezione e memoria.

Le creature

Le creature in Escape Floor Zero risultano alquanto deludenti. Le animazioni dei nemici sono approssimative e, talvolta, affette da bug che compromettono l'esperienza visiva. Tuttavia, l'introduzione delle creature nel gioco è gestita in modo interessante. Questi nemici fanno la loro comparsa nei momenti più opportuni, sorprendendo il giocatore quando meno se lo aspetta. Dopo aver esplorato quello che sembra essere l'intero piano, un ammasso di carne può improvvisamente sbucare da un angolo mentre ci dirigiamo al livello successivo, aumentando la tensione e l'imprevedibilità del gioco.

Comparto tecnico

Un altro aspetto critico di Escape Floor Zero è la sua ottimizzazione. Nonostante il gioco utilizzi una grafica piuttosto semplice e si limiti alle opzioni standard, si rivela sorprendentemente pesante per il computer. In base alla mia esperienza, la temperatura della GPU tende a salire notevolmente, indipendentemente dalla qualità grafica scelta, che sia impostata su bassa o ultra. Questo problema di performance è particolarmente frustrante considerando la modestia del design visivo del gioco.

Durata

La durata del gioco dipende molto dal nostro grado di attenzione e di concentrazione. Una run condotta al massimo delle nostre performance non durerà più di 15 minuti. Personalmente consiglio di giocarlo in compagnia, in quanto l'elemento di analisi può offrire spunti di riflessione su possibili anomalie mai considerate nei precedenti piani.

Escape Floor Zero

Escape Floor Zero, con la sua semplicità e l'atmosfera angosciante, riesce a riportare il giocatore agli albori dell'horror videoludico. Nonostante alcune carenze tecniche e grafiche, offre un'esperienza intrigante e immersiva per chi ama sfide basate su memoria e attenzione, mantenendo alta la tensione fino alla fine. Tenete però a mente prima dell'acquisto che si tratta di un titolo molto breve.

  • Atmosfera intrigante

  • Mantiene costante il livello di ansia nel giocatore, da buon gioco horror

  • Idea molto carina

  • Estremamente breve
  • Molto ripetitivo
  • Animazione delle creature da rivedere