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Esclusivo. Intervista ad Antonio Di Pietro “Il Partito Comunista si salvò, perchè il loro sistema di finanziamento illecito era più ingegnoso”.

Creato il 02 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
In una intervista esclusiva Antonio Di Pietro spiega le ragioni per cui il Partito Comunista Italiano si salvò da Mani Pulite.

Photo credit: Niccolò Caranti / Flickr / CC BY-SA 2.0

Abbiamo deciso di intervistare Antonio Di Pietro all’indomani della decadenza di Silvio Berlusconi. Volevamo ricostruire con lui un collegamento tra il Processo Mani Pulite e il ruolo determinante che, ancora oggi, esercita la magistratura all’interno del panorama politico. Antonio Di Pietro ci ha accolto nella casa che ha fatto da cornice alla sua attività di Pubblico Ministero, negli anni in cui era l’italiano più famoso e stimato. Sicuramente non potevamo non toccare temi come l’ascesa e la caduta dell’Italia dei Valori, ma quello che veramente ci ha sorpreso sono stati alcuni passaggi ed alcune analisi relative a Mani Pulite. C’è tanta autocritica nelle parole del Leader dell’Idv, ma c’è anche ciò che nessuno si aspetterebbe, un attacco fortissimo al Partito Comunista, che in questi vent’anni ha sempre vantato la sua totale estraneità al processo che ha distrutto la Democrazia Cristiana e ha aperto le porte a Silvio Berlusconi. Per non parlare del sottile, ma chiaro attacco al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lasciamo l’analisi ai nostri lettori, la nostra intervista con Antonio Di Pietro vuole essere solo un piccolo tassello nel puzzle della storia del nostro Paese, che io di certo non sono all’altezza di commentare.

Qui l’intervista integrale di Edoardo Lombardo.


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