Il dubbio ha assillato le redazioni dei giornali dei cinque continenti da quel momento in poi, ma finalmente il segreto è stato svelato. In esclusiva mondiale e senza commenti (del resto, a che prò commentare?) pubblichiamo qui di seguito il testo completo del terzo bisbiglìo “fatto” dell’oracolo Scilipoti a Berlusconi. Insomma, quella confidenza che in alcuni momenti ha procurato al leader nobile del Partito ulteriore corrucciamento del sopracciglio sinistro e in altri gli ha forse lasciato un solco indelebile e una ferita difficile da rimarginare sulla guancia destra.
Nota bene. La redazione di questo giornale online non si assume alcuna responsabilità: tenere il testo lontano dalla portata dei bambini e/o dai colpiti da una qualsiasi sventura.
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«Dopo i primi due segreti che ti ho già esposto due minuti fa, in verità ti dico che ho visto ciò che per certo accadrà e ho visto al lato sinistro di Enrico Letta un Angelino con un pizzino sospetto nella mano sinistra; la scrittura era rossa come sangue, emetteva grandi fiamme che sembrava dovessero incendiare il nostro teatrino politico e trascinare nella rovina il PDL intero; l’Angelino svolgendo il pizzino con la mano destra, con labbiale chiaro lesse: Fiducia, Fiducia, Fiducia! E poi ho visto una luce nana ma immensa che se non fosse sembrata Dio sarebbe stata forse di Brunetta: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio pazzo quando vi passano davanti”; un Vescovo vestito di Bianco “ho avuto il presentimento che fosse la Merkel ma era solo Formigoni”. Vari altri parlamentari, sacerdoti, sacerdotesse, portaborse e sottosegretari salivano un Colle ripido; Cicchitto, afflitto di dolore e di pena, rilasciava interviste per le anime degli scheletri negli armadi sputtanati col metodo Boffo che incontrava nel suo cammino; giunto sulla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi del nuovo simbolo di Forza Italia venne ucciso da un gruppo di fedelissimi che gli spararono vari colpi di arma da fuoco alle spalle, e allo stesso modo sono stati cancellati dalla faccia della terra gli uni dopo gli altri tutti i traditori, senatori e deputati, uscieri strapagati, giudici e magistrati, uomini e donne di varia estrazione e correnti. Sotto i due rami del Parlamento c’erano adesso solo due donne, una bionda e una mora, le due velin…. pardon, la Biancofiore e la Santanché che con un innaffiatoio di cristallo nella mano raccoglievano il sangue dei Martiri di Sallusti per offrirlo in sacrificio… a Dudù».
Featured image, Domenico Scilipoti e la Madonna di Fatima.
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