Inizio scalinata per il porto vecchio di Fira
volendo si può percorrere anche con gli asini
il porto è sempre animato soprattutto grazie alle navi da crociera
La prima tappa è la baia di Petroulioù, nell'isolotto di Nea Kameni, dove è prevista una sosta di circa un'ora. All'ingresso si trova la bigliettereia, dove bisogna pagare due euro prima di iniziare la salita al cratere Georgios, che dura circa 25 minuti, lungo un sentiero completamente battuto dal sole. Utili cappello e crema solare.Durante la passeggiata si trovano numerosi crateri sorti durante la fase eruttiva tra il 1925 e il 1928, periodo in cui furono proiettati blocchi di lava incandescente in un raggio massimo di 1500 metri.In fondo al sentiero troviamo il cratere Georgios, che con i suoi 134 metri è il punto più alto dell'isola. In questa zona sono ben visibili alcune aree di colore bianco – giallognolo da dove esce un vapore caldo e sulfureo: questa attività è collegata alle camere di magma liquido che si trovano sotto all'isolotto di Nea Kameni.
isolotto di nea kameni
Santorini vista da Nea Kameni
cratere Georgios
Ritorniamo alla nostra barca e continuiamo l'escursione sulla caldera fino alla piccola insenatura di Agio Nikolaou dove è presente una piccola chiesetta bianca dedicata a San Nicola patrono dei pescatori e marinai. In questa piccola baia l'acqua del mare si unisce con quella di alcune sorgenti sulfuree calde che raggiungono la temperatura di 30-40 gradi. Qui facciamo una bella sosta per i tuffi e tempo libero per il bagno nelle acque calde!Vicino al bagnasciuga le rocce hanno una colorazione rossastra mentre in acqua le sfumature passano dal rosso al marrone e al blu turchese del mar Egeo. Purtroppo qui niente foto, la mia canon non ha ancora il dono subacqueo :)
Dopo i tuffi nella piccola baia di San Nicola la tappa successiva è l'isola di Thirasia, dove abbiamo due ore a disposizione per il pranzo e per attività individuali. Thirasia si distaccò da Santorini dopo un'eruzione vulcanica avvenuta nel 236 a.C.. In cima alla scogliera è arroccata Manolàs, la hora, il centro storico dell'isola. Al porto ci sono diverse taverne e bar dove poter mangiare qualcosa, ne approfitto per un veloce gyros pita, il kebabh greco, e poi trovo uno spazio sul lungomare dove rimanere un po' al sole. In alternativa si potrebbe salire, con la ormai sempre presente scalinata, i circa 300 scalini che conducono al paese di Manolàs, l'unico centro abitato dell'isola. Beh anche no, il sole cuocente dell'una non è l'ideale per fare queste camminate.
arrivo a Thirasia
tipiche taverne greche
porto di Thirasia
scalinata per raggiungere il centro paese
Il ritorno a Santorini viene effettuato passando per Oia, dove gran parte della gente scende dalla nave... Ecco spiegato il motivo perchè la barca era arrivata già piena di gente questa mattina! Erano saliti tutti qui!Breve sosta quindi al porto e partenza per Fira ammirando un'incredibile panorama su tutta Oia e sulle impressionaneti pareti del vulcano di Santorini.
vista spettacolare su Oia dal porto
Arriviamo al porto vecchio di Fira nel tardo pomeriggio e, vedendo la coda lunghissima per prendere la funicolare, non mi rimane che rifare tutta la scalinata a piedi per salire al centro di Fira. Alla fine arrivo cotto e ustionato e mi rimane un po' di tempo libero per un ottimo frappè al caffè prima di ammirare l'immancabile tramonto di Santorini, anche oggi un vero sogno.
tramonto a Fira