Escursione trekking a Santorini: da Fira a Oia sul bordo del cratere

Da Pizzo76
Tra le varie escursioni a Santorini, quella che attendevo di più era il trekking a piedi da Fira a Oia, la  più classica escursione di Santorini, che regala lungo i suoi 12 chilometri splendidi panorami sulla caldera e sul mar Egeo, il tutto in tre ore circa di cammino! Decido di partire di mattina presto per evitare di camminare sotto il sole di mezzogiorno e, dopo una buona colazione in hotel, seguo il sentiero lungo il cratere che dal centro di Fira porta a  Firosterfani. Il sentiero si sviluppa attraverso le bellissime casette bianche dei due paesi e poi, salendo leggermente prosegue in una gola costeggiando il monastero di Agios Nikolaos fino ad arrivare a Imerovigli.

si parte!



Qui è molto facile perdersi a causa dei numerosi vicoli e stradine del paese. Un consiglio che posso dare è,  una volta raggiunto il ristorante Blue Note, di prendere sulla destra   una scalinata che sale al Rocka Bar Cafè e da lì, arrivare alla piccola piazza dove si trova l'hotel La Maltese con un piccolo monumento ai caduti. Subito dopo l'albergo bisogna girare a sinistra e poi di nuovo a sinistra fino ad arrivare agli appartamenti Vallais Villas. Si raggiunge così un parcheggio e un piccolo supermercato, uno degli ultimi riformineti del percorso. Qui trovo nuovamente il sentiero e proseguo con bellissime vedute sul vulcano, superando con ordine un mulino e un gruppo di alberghi di lusso. Dopo l'hotel Santorini My spa, il sentiero comincia a salire: nella parete di ceneri e lapilli sulla destra si riconoscono decine di strati rocciosi sovrapposti, diversi per colore e granulazione, che testimoniano di continue e numerose eruzioni vulcaniche. Continuo lungo il sentiero, e faccio una breve sosta foto presso la cappella di Agios Markos, ombreggiata da cipressi, che si presterebbe benissimo anche a sosta picnic. Più avanti, proseguo lungo un breve tratto di strada asfaltata e arrivo alla  cappella di Profitis Ilias, sotto la cima del monte  Mikro Profitis Ilias, il Piccolo Profeta Elia, alto 316 m. Da qui si lascia ogni forma di abitazione e si continua immersi in una natura selvaggia sul'orlo del cratere in posizione sempre più panoramica.

quasi tutti il percorso in una foto


cappella Agios Markos


Scendo  poi ripidamente su un fondo di ghiaia lavica e pomice abbastanza scivoloso,  dove  è presente una recinzione in filo di ferro alla quale ci si può aggrappare in caso di emergenza, e arrivo  alla strada asfaltata che collega Fira a Oia. Dopo averla costeggiata per circa 100 metri, si raggiunge una roulotte che funge da bar con sedie e tavolini gestita da un anziano contadino. Subito accanto si vede il cartello con la scritta Oia e da qui si riprende il  sentiero che  sale questa volta ripidamente  per raggiungere dopo circa 30 minuti la chiesetta di Timios Stavros, a circa 270 m di altidudine.


segnaletica


chi non è troppo fiscale sull'igiene può assaggiare la torta fatta in casa



Da qui si può ammirare tutto il percorso appena compiuto da Imerovigli! Quando si dice sono soddisfazioni! Oia ormai è già in vista, inizio la lieve discesa fino all'ultima cappella dell'escursione e raggiungo  le prime case della cittadina. Concludo così  questa incredibile camminata di 13 km con il mio "passo veneziano" in circa 2.45 ore contro le tre ore previste!

chiesa di Tmios Stavros a 270 m d'altezza


Oia in vista



Una volta arrivato in paese scopro però che le fatiche non sono ancora finite: Oia è posizionata in lunghezza sul bordo del cratere, quindi ci vuole abbbastanza tempo per percorrela tutta.  Il centro è bellissimo, a mio parere un po' più caratteristico di quello di Fira, qui ci sono tante chiesette dalle cupole blu e delle viste  impressionanti su tutta la caldera. Ancora riesco a vedere la strada percosa da Fira! A Oia ho tempo per fermarmi in alcuni negozi di souvernis e visitare la fortezza veneziana, da dove il panorama sul paese è straordinario. Qui verrò questa sera per vedere il tramonto, si dice che sia il punto più bello di tutta Santorini.

arrivo a Oia


Oia


Dalla fortezza veneziana scendo poi la ripida scalinata di 300 gradini che conduce al porticciolo di Ammoudi, circondato da taverne di pescatori e immerso in uno scenario da cartolina. I colori sono fortissimi e vanno dal bianco, al rosso scuro fino al blu del mare.

Porto Ammoudi


buoni da fare marinati


Pranzo con la tipica insalata greca in una delle tante taverne e poi raggiungo a piedi, in circa 15 minuti la spiaggia di Katharos. In altre zone della Grecia, questa spiaggia non sarebbe nemmeno definita spiaggia, dato che è ricoperta di massi e l'acqua è quasi subito profonda. Ne aproffitto però per rimanere al sole per qualche ora e riposarmi un po' dopo questa lunga camminata.

spiaggia di Katharos


Arriva l'ora di tornare in centro a Oia per ammirare il tramonto. Prima di partire per Santorini avevo letto che bisogna arrivare in anticipo per prendere il posto migliore. Lascio la spiaggia abbastanza presto, e salgo in salita la strada che con qualche tornante arriva in centro a Oia. Un'ora  prima dell'orario del tramonto va più che bene e quindi, una volta trovato posto vicino alla fortezza veneziana, non mi resta che attendere e di ammirare questo spettacolo della natura in tutta la sua bellezza.  Inutile dire che non sono stato l'unico ad avere avuto questa idea :(

attendendo il tramonto ad Oia





Prima di rientrare a Fira  mi fermo in  un ristorante tipico per assaggiare i primi souvlaki di questa settimana a Santorini e poi mi dirigo al capolinea per prendere l'autobus per tornare in hotel. Il biglietto lo si acquista direttamente a bordo e bisogna avere a portata di mano  spiccioli, altrimenti il bigliettaio  fa storie per darti il resto. Finisce qui questa lunghissima giornata da Fira e Oia, uno spettacolo a cui nessuno può rinunciare nell'isola più alla moda dell'Egeo.

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